TERMOLI. La produzione e la diffusione dell’integratore tutto molisano denonimato “Trigno M” prosegue spedita e ad oggi vede circa 2mila pazienti, affetti da grave forme di cancro, assumere lo stesso. Il Trigno M è un composto che contiene un estratto del Prunus spinosa e una particolare miscela di amminoacidi. Quanto noto, ad oggi, è che tra alcuni casi che sono stati registrati, risultano significativi miglioramenti anche se al momento non ci sono dati scientifici a supporto di questa tesi. La notizia la evidenzia e diffonde l’Agi che dando voce al presidente della Società italiana di medicina biointegrata (Simeb), Franco Mastrodonato, che si occupa della produzione dell’integratore, afferma: “è presto – ha spiegato Mastrodonato – per affermare che Trigno M funziona negli esseri umani. Ma ci sono delle avvisaglie positive: in alcuni casi, in pazienti affetti da un tumore solido in fase terminale, sono stati registrati miglioramenti sorprendenti. Non sappiamo con esattezza cosa li ha scatenati, ma noi siamo convinti che il nostro composto possa aver avuto un ruolo importante”. Trigno M, lanciato sul mercato il 5 ottobre scorso, è stato infatti testato solo in vitro, dalla società Biogroup in collaborazione con l’Istituto superiore di sanità. “Dopo averlo testato su due linee cellulari di carcinoma al colon, su una linea cellulare di tumore del polmone e della cervice uterina – ha detto Mastrodonato – abbiamo scoperto che il composto naturale è in grado di indurre all’apoptosi (morte cellulare ndr) il 78 per cento delle cellule tumorali nell’arco di sole 24 ore”. “Pensiamo – ha aggiunto il medico – che Trigno M possa potenziare gli effetti dei trattamenti tradizionali, come la chemioterapia e radioterapia, e mitigare gli effetti collaterali. “Aspetteremo – ha concluso – di avere dati scientifici attendibili prima di esprimerci circa la sua efficacia, anche se ci crediamo molto già adesso”.