Dopo nemmeno due mesi danneggiati i giochi per disabili al Parco della Solidarietà
CAMPOMARINO. Dall’assessore agli Affari sociali del Comune di Campomarino, Anna M. Saracino, la denuncia di atti vandalici alle strutture per disabili nel parco della Solidarietà. Il 15 marzo il Comune ha installato delle giostre per disabili all'interno del Parco della Solidarietà.
«Finalmente durante le passeggiate giornaliere si poteva salire con la carrozzina sull'altalena e passare dei momenti di spensieratezza come gli altri ragazzi. Ma purtroppo non hanno considerato l'inciviltà dei suoi concittadini, appena installate le giostre ci siamo ritrovati con una media di 15 persone su questa altalena (alcuni anche sotto gli occhi dei genitori) che oscillando a tutta velocità mettevano in pericolo la loro vita e quella di chi era nelle vicinanze, a nulla sono serviti i richiami di cittadini coscienziosi, la maleducazione non aveva davvero limiti di età, l'intervento dei vigili urbani o l'aver predisposto la presenza di un vigilante, appena gli stessi finivano il turno lo scenario si ripeteva. Il tutto ha prodotto un risultato, dopo un mese e mezzo dall'installazione dell'altalena e dello scivolo per disabili, l'altalena è stata rotta e lo scivolo spaccato.
Trovo vergognoso tutto questo, sono adirata con quei ragazzi ma soprattutto con quei genitori che permettevano e permettono ai loro figli di abusare di beni pubblici che appartengono alla comunità senza rispetto, sicuramente lo stesso atteggiamento lo avranno anche a casa loro ma questo non giustifica il modo incivile e maleducato di comportarsi, sono profondamente dispiaciuta per tutti i ragazzi speciali che l'altro giorno, approfittando del sole, si sono fatti accompagnare al parco per una passeggiata e per salire sull'altalena e che arrivando li hanno avuto un'amara sorpresa, niente più giostra perché altri ragazzi ne hanno fatto un uso improprio fino a romperla. Spero davvero che queste persone si facciano un esame di coscienza e che chiedano scusa a tutti i cittadini indignati da questo comportamento, tutto ciò che è pubblico appartiene a tutti e se tutti ne avessimo rispetto vivremo sicuramente meglio».