Migliorano le Politiche sociali a Termoli, ecco la nuova Carta dei Servizi
TERMOLI. Edilizia popolare, supporto al lavoro, assistenza ai nuclei familiari in difficoltà, emergenza abitativa, cura degli anziani e dei disabili.
Questi i punti principali della nuova Carta dei servizi sociali del Comune di Termoli, presentata questa mattina, 10 settembre, presso l’ufficio delle Politiche sociali. Per illustrarla, l’assessore Maria Chimisso e il dirigente del settore dottor Marcello Vecchiarelli hanno voluto circondarsi di tutta la squadra che ha contribuito, ciascuno con le proprie competenze, a stilarla.
L’intero team di professionisti - psicologhe, assistenti sociali, pedagogiste e tirocinanti - ha così occasione di presentarsi enunciando il proprio contributo alla redazione della Carta dei servizi ma prima ancora nel lavoro svolto quotidianamente all’interno del Settore.
La Carta dei servizi sociali è un patto col quale l’amministrazione si impegna a erogare servizi in favore dei cittadini; allo stesso tempo è uno strumento bilaterale e partecipativo di cui l’utenza può avvalersi per controllare il rispetto di tali servizi e richiederne il miglioramento.
“Non è un documento statico, ma suscettibile di aggiornamenti”, spiega infatti la dottoressa Di Criscio, psicologa; “è fondamentale per noi raccogliere il parere degli utenti al fine di progettare servizi che rispondano sempre meglio ai criteri di efficienza e qualità”.
La dottoressa Gandolfo, psicologa, descrive quello che è il lavoro di assistenza domestica ai nuclei familiari e l’impegno per potenziare il centro socio-educativo San Damiano, di recente dotato di mezzi di trasporto per i disabili.
A occuparsi dell’area adulti, anziani e stranieri è la dottoressa Paolitto, assistente sociale. Per la prima categoria il punto cruciale è fornire aiuti economici e inserire gli utenti che lo necessitano nel progetto “Isola felice”, un ricovero notturno per i senza fissa dimora. Agli over 65 è rivolto un servizio che comprende assistenza domiciliare, cura domestica e della persona, insieme al coordinamento di quattro centri sociali di aggregazione per la terza età. Riguardo gli stranieri, la Paolitto ha in carico lo Sprar, centro di accoglienza dei rifugiati e richiedenti asilo gestito dalla Caritas.
Lo sportello Eurodesk del Comune, unico in Molise insieme a EuropeDirect della Provincia, è invece gestito dalla dottoressa Costantini e offre informazioni sulle opportunità di mobilità europea, oltre che sull’accesso ai fondi Fesr e Fse.
La professoressa Chimisso ci tiene a sfatare falsi miti ribadendo che tutti questi servizi sono rivolti in primis ai cittadini termolesi e italiani. “Lavoriamo per l’Italia, ma crediamo che non ci siano prospettive di sviluppo in un mondo fatto di barriere”.
Interviene infine il dottor Vecchiarelli a spiegare come questa sia la prima Carta dei servizi sociali dopo quella del 2006, a seguito della quale c’è stato un problema di carenza d’informazione da parte dell’utenza. Di qui l’esigenza di rinnovare l’impegno e pubblicarlo formalmente: i cittadini avranno massimo accesso alla richiesta di soddisfacimento dei propri specifici bisogni. La Carta dettagliata potrà essere reperibile sul sito web del Comune o su supporto cartaceo. “L’amministrazione non vuole essere referenziale e sarà attenta alla customer satisfaction accogliendo critiche e proposte”, chiosa Vecchiarelli; “in questo processo il cittadino è corresponsabile dei servizi di cui è beneficiario”.
Sollecitata dalle domande della stampa, la Chimisso evidenzia che la problematica principale di Termoli è l’emergenza abitativa, in cui si riscontra purtroppo un grande squilibrio fra domanda e offerta. L’assessore rassicura in ogni caso circa i criteri di assegnazione degli alloggi popolari: “il Comune vanta un’attività di controllo molto rigorosa, ma ritengo che ci sia bisogno di una revisione profonda della legge regionale in merito, ormai vetusta”.