CASACALENDA. Erano poco meno di mille gli spettatori entusiasti che ieri hanno assistito al concerto in piazza di Eugenio Bennato.
Uno show fortemente impostato sulla ritmica incalzante della “taranta” genere, questo, particolarmente in voga negli ultimi tempi, tra i giovani e i meno giovani.
Bennato si presentato sul palco assieme a quattro giovani musicisti e tre coriste, che hanno saputo mantenere desta l’attenzione ed alto il gradimento per tutta la durata dello spettacolo. L’attesa performance del cantautore partenopeo, tra i fondatori della “Nuova Compagnia di Canto Popolare”, è stata preceduta dalla divertente esibizione del cabarettista e straordinario rumorista, anch’esso napoletano, Alberto Caiazza, noto agli spettatori delle reti Mediaset per essere più volte apparso in trasmissioni come il “Maurizio Costanzo Show”, o nei casts di Pierfrancesco Pingitore, al “Bagaglino”.
Un’ora colma delle sue storiche “gags”, dove l’abilità di rumorista ha letteralmente scatenato la platea (che Caiazza ha avuto il compito di scaldare in attesa del concerto), ricevendo acclamazioni ed applausi a scena aperta.
Dicevamo di Bennato e “Taranta Power”, fortemente voluti dal Comitato Feste di “Madonna della Difesa”, strappato ad altre piazze e portato in paese dal manager di spettacoli e titolare dell’agenzia teatrale “Musica E’”, Aldo Ciavarella.
Lo stesso cantautore napoletano, dal palco, ha ricordato le origini di questo movimento culturale e musicale rilanciato fino dal 1998 , e che gradualmente ha preso piede nell’ambito della musica contemporanea, guadagnando proseliti ed estimatori di settimana in settimana.
Non a caso la platea dei più giovani riversatasi sotto le transenne a ridosso del palco, hanno a lungo incitato e stimolato il gruppo di musicisti e coristi, lasciandosi andare a balli sfrenati a ritmo di “Pizzica e Taranta”.
Non sono mancati, nel corso del concerto, richiami e rivisitazioni dei pezzi nati dall’esperienza della “Nuova Compagnia di Canto Popolare”, allorquando Bennato intrecciò rapporti ed esperienze timbriche e ritmiche con personaggi del calibro di James Senese, Tony Cercola, Marco e Rino Zurzolo, Agostino Marangolo e molti altri tra i musicisti che hanno accompagnato a lungo, sia Pino Daniele, sia Teresa De Sio.
Una vera e propria scuola di pensiero che, a cavallo tra gli anni ’80 e ’90, vide salire alla ribalta del grande consenso numerosi artisti partenopei, a conferma di quella caratteristica rappresentata da Napoli, da molti critici definita “una delle poche metropoli tribali” al mondo.
Alla fine tutti soddisfatti, con l’immancabile richiesta del “bis”, accordato di buon grado dal cantautore napoletano.
E’ calato così il sipario sulla festa religiosa e popolare più attesa e rappresentativa del piccolo centro bassomolisano, quella dedicata alla “Madonna della Difesa”, che per tutto il giorno e già dalla notte precedente aveva visto l’afflusso massiccio di migliaia di fedeli e pellegrini giunti da ogni angolo della regione.
Pietro Eremita