TERMOLI. Inizia domani sera, con la cena di gala, l’avventura del 41enne chef termolese Giorgio Sprocatti che, sotto le insegne de ‘La Taverna dell’Orco’, rappresenterà la tradizione culinaria marinara nostrana al quinto festival nazionale del brodetto e delle zuppe di pesce di Fano. L’evento agonistico vero e proprio avrà luogo da mercoledì, con la disputa degli ottavi di finale. Disfide, come romanticamente le enuclea l’organizzazione marchigiana, che vedono l’uno di fronte all’altro, in otto scenari separati (ristoranti di Fano e dintorni) i sedici concorrenti in gara, in rappresentanza di quindici regioni. Nella cornice del suo locale in via Adriatica, con il conforto dei fratelli Marcello e Massimiliano Orlando, delegati Confesercenti, Giorgio Sprocatti ha illustrato gli accorgimenti e le peculiarità della sua partecipazione, che segue quelle in archivio delle due precedenti edizioni de ‘La Torretta’ e Ribo. “Cercherò di partire non svantaggiato rispetto ai gusti consolidati delle giurie tecniche e popolari – ha affermato Sprocatti – proponendo pesce del posto e cercando di ottenere dell’acqua di mare filtrata al momento, per garantire la freschezza del pescato una volta pulito. Inoltre, tradizionalmente meno brodosa la loro zuppa di pesce, mi sforzerò di renderlo più asciutto, in maniera tale da proporre un brodetto termolese di origine e quanto più vicino possibile al loro modo di degustare questo piatto”.
giovedì 23 Gennaio 2025
