sabato 25 Gennaio 2025
Cerca

L’U.S. TERMOLI CONVINCE, MA SERVIREBBE UN CENTROCAMPISTA

Dopo un’anno  in apnea il Termoli torna a respirare. Il successo sul Petacciato rappresenta un buon viatico in attesa della duplice trasferta di Sesto Campano e Capriati, ma un po’ di diffidenza tra i tifosi rimane. Perché i giallorossi hanno vinto ma non ancora convinto. In questa  fase iniziale di campionato difficile sotto l’aspetto psicologico e ambientale i giocatori hanno giustamente privilegiato l’incisività e la proficuità del gioco tralasciando l’estetica, riservata per momenti più sereni e tranquilli.

La squadra ha lasciato soddisfatti i propri sostenitori per la grinta profusa in campo, mostrando una voglia dei tre punti superiore a quella espressa del bel gioco. Si chiedeva ai termolesi una dimostrazione di carattere, e così è stato, sebbene nel primo tempo fosse emerso sul terreno di gioco un notevole equilibrio tra le due compagini.
Il Termoli non ha vinto solo grazie alla determinazione degli atleti di Di Lena: un notevole passo in avanti è stato compiuto sul piano tattico.
Oramai il quadro è nitido, poiché tutti, all’interno della società, hanno compreso che l’organico a disposizione non è adatto al 4-3-3. Il 4-4-2 potrebbe apparire in alcune situazioni invece più lineare, per una serie di ragioni: 1) i centrali difensivi Alfieri, Mennella e Lapiccirella, non essendo in sé insuperabili, in un centrocampo a tre vanno spesso in difficoltà pasticciando in numerosi frangenti dell’incontro. 2) nonostante le tre  vittorie in campionato i tifosi rimangono perplessi nel constatare la pochezza del centrocampo termolese. Con il 4-3-3 Luongo e D’Onofrio (e in alternanza Spadaccino o D’Onofrio)  devono sudare le proverbiali sette camicie per sostenere il tridente d’attacco.
La presenza di un altro  a centrocampo, soprattutto se fosse un buon regista di categoria superiore, conferirebbe qualità allo stesso e fungerebbe da ottimo collante tra la linea mediana e la linea avanzata. Una soluzione da molti paventata e da parte nostra positiva, ma continuiamo a sottolineare l’esigenza di acquistare un centrocampista che sappia conferire ordine in mezzo al campo.

La rinunzia al tridente in alcune partite potrebbe essere una buona soluzione  anche se diverrebbe  difficile riporre in panchina uno tra Ferro, Panico e Lizza. Problemi del tecnico, il quale non è apparso particolarmente soddisfatto, a parte del risultato,  del gioco espresso in queste tre domeniche. Dopo il gol di Luongo, il giocatore da ex e da petacciatese non ha esultato giustamente dopo il gol, è stato emblematico l’abbraccio tra l’intera squadra e Di Lena, a testimonianza della fiducia e della compattezza che il gruppo nutre nei confronti dell’allenatore termolese.
Domenica, oltre al Termoli, anche la tifoseria giallorossa ha collezionato una bella vittoria,  incitando la squadra nell’arco dei novanta minuti. La delusione di non mettere sotto gli avversari dal primo minuto è comprensibile, ma nonostante tutto i tifosi organizzati hanno sostenuto gli undici in campo per tutta la durata della gara. In questo modo si vedono i veri tifosi, quelli che soffrono per la squadra, non solo quando si gioca bene e si collezionano vittorie una dietro l’altra.

Con questo terzo successo conquistato a spese del sorprendente Petacciato, Antenucci e compagni mantengono la testa della classifica anche se in coabitazione con il Trivento e la Capriatese. La prossima trasferta li vede di scena a Sesto Campano, campo che riserva brutti ricordi del passato, e squadra ancora a zero punti con tanta voglia di muovere la classifica. 

Antonio Lanzone