CAMPOBASSO. Un anno di indagini, per una complessa operazione denominata “Anywere” e portata a termine dagli uomini del Goa (Gruppo Operativo Antidroga della Guardia di Finanza).
In totale nove e persone arrestate, tra le quali molisani di Termoli e Campobasso, pugliesi, campani e laziali. Cinque, invece, quelle denunciate a piede libero.
Uno dei molisani è residente a Termoli, dove svolge l’attività di dirigente e dovrà rispondere – come gli altri – di associazione per delinquere finalizzata allo spaccio di sostanze stupefacenti.
Nel corso dell’operazione sono state effettuate oltre trenta perquisizioni nelle varie regioni, che hanno portato a rinvenimento e al sequestro di oltre un chilo di hashish, 26 pastiglie di extasy, 58 grammi di cocaina, 9 grammi di mannite e 26 semi di canapa indiana.
Gli uomini del Goa, inoltre hanno posto sotto sequestro un bilancino di precisione per il confezionamento delle dosi, tre autovetture, sei telefonini cellulari e sette microcip utilizzati per le comunicazioni tra tutti i componenti del sodalizio criminale.
La laboriosa indagine delle “Fiamme Gialle” conclusa solo pochi giorni addietro ha consentito di accertare l’esistenza di legami e complicità tra i membri della presunta organizzazione criminale, oltre che di individuare a ridosso del litorale molisano, alcuni tra gli avamposti operativi della banda.
Un’ulteriore obiettivo dell’operazione “Anywhere” – puntualmante raggiunto – è stato quello di risalire alle centrali di approvviggionamento della droga, verosimilmente acquistata a Roma, Napoli e Foggia.
Nella rete, come detto, insospettabili dirigenti d’azienda, imprenditori, operai, impiegati e ancora una volta, purtroppo, anche sportivi.
Le indagini sono state avviate dalla Procura della Repubblica di Campobasso, coinvolgendo successivamente anche quella di Larino.