BONEFRO. Erano più di mille i cittadini del piccolo paese che hanno reso l’estremo saluto a Giovanni e Antonello Lalli, i due “bonefrani” deceduti a seguito del terribile incidente stradale verificatosi il mattino del 4 ottobre, lungo la Provinciale 148.
Il Centro della comunità “Santa Lucia”, che era stato utilizzato anche per l’allestimento della camera ardente, è riucito a contenere solo in parte l’immensa folla accorsa a testimoniare il proprio cordoglio alle famigie dei due concittadini.
Un mare di folla, un mare di fiori dappertutto: un mare di lacrime e viva costernazione.
Tutto intorno canti e musiche sacre eseguite dal coro della chiesa madre di “Santa Maria delle Rose”, dichiarata inagibile a seguito del terremoro datato 31 ottobre 2002.
Le parole del celebrante, don Antonio Di Lalla, sono riuscite solo in parte nel tentativo di consolare i familiari. Il colpo è stato troppo forte, inaccetabile per la fragilità spirituale degli uomini: insopportabile.
Il pensiero di tutti è andato anche alle sfortunate mogli di Giovanni e Antonello Lalli (Antonietta e Daniela), tuttora ricoverate negli ospedali di Termoli e Larino, e sottoposte a cure intensive in ragione delle loro appena migliorate condizioni di salute.
Dopo oltre un’ora e mezza (tanto è durato il rito funebre), è stato formato il lunghissimo corteo, che dal Centro della comunità si è diretto alla volta del cimitero distante più di tre chilometri dal paese.
Un lungo percorso fatto, purtroppo, centinaia e centinaia di volte dai cittadini di Bonefro che questa volta, però, ha reso il passo di ognuno, più lento, più pesante e più meditato del solito.
Una comunità totalmente sconvolta dal terribie destino di Giovanni e Antonello Lalli, per una tragedia che resterà a lungo nella memoria storica del piccolo paese terremotato.
PiEre