LARINO. C’è più Europa di quanto sembri, nella vita di ogni giorno. Più diritti, più occasioni, più futuro nel più grande laboratorio al mondo di riforma e di innovazione della cittadinanza attiva.
E proprio nel momento in cui le speranze per una Europa unita sono state infrante nello scorso mese di giugno dal Consiglio Europeo presieduto dal Cancelliere Tedesco Angela Merkel, quando è stata definitivamente abbandonata l’idea di dotare l’Europa del Trattato costituzionale elaborato dal Consiglio Europeo di Laeken del 2001, sopprimendo lo stesso termine di Costituzione, sono partiti i seminari interregionali promossi da CSV.net – il Coordinamento Nazionale dei Centri di Servizio per il Volontariato – inseriti nel progetto “Destinazione Europa”.
Ospitato il 16 e 17 ottobre dal Centro di Servizio per il Volontariato di Larino “il Melograno”, il primo dei sei Laboratori di diritti e partecipazione civica europea, promossi in partnership con la Rappresentanza in Italia della Commissione Europea e con la collaborazione del Forum del Terzo settore, ha interessato le Regioni Molise, Puglia e Basilicata.
Docente d’eccezione, il Vicepresidente nazionale dell’Associazione “CittadinanzAttiva”, Giustino Trincia, che ha guidato la due giorni di lavori alla quale hanno partecipato venti operatori in rappresentanza dei CSV e di diverse realtà di impegno civico e sociale sui tre territori regionali.
Un momento di studio, approfondimento e confronto in cui il Coordinamento Nazionale ha fissato la linea dei Centri di Servizio per il Volontariato italiani. Che poi è quella espressa dai cittadini europei nell’ultimo sondaggio ufficiale della primavera 2007, dove si scopre che il consenso per la Costituzione Europea è salito fino al 66%, mentre il 78% dei cittadini europei esprime parere favorevole al referendum per la sua approvazione. Così, la direzione dei CSV d’Italia è quella di promuovere, a tutti i livelli, un nuovo concetto di cittadinanza europea, dove accanto ai diritti e ai doveri, compare il concetto di poteri e responsabilità.
Un “esercizio di poteri e responsabilità del cittadino nella vita quotidiana della Democrazia, dove si affrontano problemi di interesse pubblico”.
Attraverso quattro moduli di studio, i lavori della due giorni targata Europa si è articolata in momenti di conoscenza ed approfondimento dei diritti del cittadino europeo e di confronto sul tema strettamente collegato della partecipazione civica.
È stato quindi focalizzato il ruolo dei Centri di Servizio e la metodologia d’intervento anche per le diverse realtà di impegno civico e sociale del territorio.
Il Bilancio Sociale 2005 pubblicato da CSV.net dopo dieci anni di attività sul territorio, dimostra come i 77 Centri di Servizio per il Volontariato, distribuiti in maniera capillare su tutto il territorio nazionale con 400 punti operativi, rappresentino uno straordinario patrimonio di promozione del capitale sociale del Paese ed una rete privilegiata di incontro e cooperazione tra reti di impegno sociale e volontario.
Una possibile risorsa in chiave europea, insomma, capace di contribuire a pieno titolo alla costruzione della dimensione civica europea ed in grado di esercitare chiare responsabilità nei confronti dell’associazionismo impegnato.
Distribuiti in tre gruppi di lavoro, i rappresentanti dei CSV e delle altre organizzazioni di Molise, Puglia e Basilicata hanno elaborato distinti piani di azione, che entreranno a far parte delle proposte operative da attuare, per rivedere o integrare la propria mission, alla luce dell’Europa ed in un’ottica di rete.
“I Centri di Servizio per il Volontariato risultano centrali in ambito europeo – ha ricordato il Vicepresidente nazionale di CittadinanzAttiva Giustino Trincia – in primo luogo sui temi della informazione e della formazione, in secondo luogo sulla capacità di sensibilizzare le pubbliche istituzioni ed anche i soggetti dell’economia, affinché si crei un clima favorevole al ruolo attivo del cittadino in Europa. Questo obiettivo può essere raggiunto dai CVS d’Italia, sulla base di un rapporto di fiducia con le comunità locali”.
“Il sistema dei Centri di Servizio per il Volontariato crede che le associazioni possano essere un efficace strumento di diffusione di cittadinanza europea attiva e solidale – ha dichiarato Renzo Razzano, Consigliere Delegato Csv.net – Gruppo Europa e Vicepresidente CEV – Centro Europeo per il Volontariato – Essere volontari è il modo più impegnativo e coinvolgente di essere cittadini attivi; perciò il movimento dei volontari deve sentirsi chiamato a impegnarsi in modo propositivo e inclusivo per la costruzione di una coscienza diffusa dell’appartenenza alla comunità degli europei”.