L’avevamo anche scritto. Un pareggio contro la Capriatese non doveva essere accolto come un risultato negativo. A maggior ragione dopo avere visto come è maturato lo 0-0. Un risultato bugiardo. Perché se c’era una squadra che meritava la vittoria piena, questa, non c’è dubbio, è quella di Paolo Di Lena. Che ha dominato il primo tempo e ha tenuto bene nel secondo. Ma a differenza delle altre gare, le punte sono state tutte e tre molto egoiste e non sono riuscite ad andare in gol. Una gara a senso unico, solo raramente interrotta dagli sporadici tentativi (a dire il vero assai velleitari) dei biancorossi locali, che solo con un paio di tiri dalla lunga distanza hanno provato a scardinare la porta di Mimmo Antenucci.
Termoli promosso, ma ancora da rivedere alla resa dei conti, dopo questo pre esame di maturità delle prime cinque partite di campionato e dopo che lo poneva di fronte ad una diretta antagonista alla vittoria finale. La Capriatese formato-corazzata ha graffiato poco e i giallorossi hanno confermato che ai punti avrebbero sicuramente vinto la gara. I tifosi termolesi che hanno seguito la squadra in trsferta hanno gradito, e si sono anche un po’ rammaricati per il pareggio. La strada che porta verso la vetta del campionato di eccellenza è stata tracciata. E se il solco è quello intrapreso in questo avvio di campionato, beh, allora si può davvero pensare positivo. Niente illusioni, si badi bene. Il campionato di eccellenza è un campo minato, dove ogni domenica si rischia di saltare in aria.
La dirigenza del Termoli è ben consapevole di questo, e già da oggi pomeriggio il presidente Andrea Di Siena ed il direttore sportivo Pino De Filippis si rimetteranno in moto per andare a colmare le lacune che ancora presenta l’organico termolese (soprattutto nel reparto centrale, dove bisognerà intervenire con l’acquisto di almeno un elemento di categoria superiore). Il nuovo sacrificio economico che la società sta per andare a sopportare, però, sembra ampiamente giustificato.
Intanto è ufficiale domenica contro il Roccaravindola il Termoli rigiocherà al Cannarsa.
Giocare sempre in trasferta era un piccolo, ma significativo “neo”, la risposta della gente domenica ci sarà e speriamo sia anche massiccia. Segnali, chiaramente, che devono servire alla società per “scucire” il borsone con spirito propositivo. Servirebbe, vista la poca prolificità in zona gol, di un attaccante che apra le difese avversarie. Nessuno si offenderà, dei calciatori termolesi, se diciamo questo. Lo sanno pure loro. Perché schiacciare per 90 minuti una “signora squadra” nella sua metà campo, come ha fatto il Termoli in svariate partite, e poi chiudere la partita con un gol occasionale o con uno 0-0 non è gratificante nemmeno per gli stessi calciatori termolesi. Nessun allarme, comunque, Di Siena e De Filippis hanno le idee chiare e alla riapertura delle liste, 26 ottobre, qualcosa succederà. Intanto, però, il primo pareggio di questo campionato non deve creare allarmismi. Un punto conquistato fuori casa con una diretta concorrente alla vittoria finale deve solo dare ottimismo a tutto l’ambiente giallorosso.
A. Lanzone