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giovedì 31 Luglio 2025
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IN GALERA PER VIOLENZA PRIVATA AGGRAVATA, LESIONI PERSONALI E PORTO ABUSIVO D’ARMI IL 34ENNE AGGRESSORE DI CASACALENDA

LARINO. Nella tarda serata di ieri, in Campobasso, i Carabinieri della Stazione di Casacalenda, unitamente a quelli del Comando Compagnia di Campobasso e del Nucleo Operativo e Radiomobile di Larino, traevano in arresto C.M., 34enne di Campobasso, pregiudicato, dando esecuzione all’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal Gip presso il Tribunale di Larino, Roberto Veneziano, il quale, sulla base dei gravi indizi di colpevolezza, e concordando con le ipotesi investigative dei Carabinieri di Casacalenda, coordinati dal Sostituto Procuratore della Repubblica di Larino Luca Venturi, lo ha ritenuto responsabile dei reati di “violenza privata aggravata”, “lesioni personali aggravate” e “porto abusivo di armi od oggetti atti ad offendere”, perpetrati in Casacalenda la sera del 15 ottobre scorso ai danni di una 28enne del luogo.

In quella occasione,  il bruto aveva un acceso diverbio con la ragazza contestandole di non eseguire le pulizie all’interno dell’abitazione dello zio secondo quanto pattuito; la faceva quindi salire in macchina, dove si trovava anche la sua fidanzata, 19enne di Campobasso, portandola nei pressi della locale stazione ferroviaria. 

Qui giunti la faceva scendere e, dopo averla colpita con calci e pugni, la cospargeva di benzina, tentando di appiccarle fuoco con un accendino, senza tuttavia riuscirvi a causa della istintiva reazione della malcapitata, la quale resisteva anche ad un tentativo di strangolamento con una corda posto in essere sempre dall’aggressore, che subito dopo si allontanava unitamente alla sua fidanzata.

Le indagini, immediatamente avviate dai carabinieri di Casacalenda, consentivano di identificare l’aggressore che veniva denunciato alla Procura della Repubblica di Larino; i militari della locale Stazione , a seguito di perquisizione personale e veicolare, rinvenivano all’interno dell’automezzo usato dallo stesso una bottiglietta di trielina, liquido altamente infiammabile ed un accendino, che venivano sequestrati.

La malcapitata, veniva invece soccorsa e trasportata presso l’ospedale di Larino dove i sanitari la giudicavano guaribile in dieci giorni a causa delle ferite riportate. Dopo le formalità di rito l’arrestato è stato associato presso la Casa Circondariale di Campobasso a disposizione della magistratura.