TERMOLI. “Lo sciopero è riuscito, con questa iniziativa abbiamo fornito un ulteriore segnale di unità e compattezza degli iscritti alla Filt-Cgil. Chiaramente, qualora le questioni da noi sollevate non dovessero trovare una soluzione, traguardo difficilmente a portata di mano, vi sta la scarsa sensibilità dell’azienda e delle istituzioni, dopo questa seconda manifestazione di protesta, che perdurerà per tutto l’arco della settimana, saremo già pronti al passo successivo, due mesi senza dare modo all’azienda di incassare il corrispettivo dei biglietti sugli autobus condotti dagli iscritti alla Filt-Cgil.
Noi rivendichiamo, come peraltro disposto e previsto dal contratto di appalto, che la Gtm allestisca in fretta una rete di vendita dei ticket in città, senza più ricorrere a noi conducenti quali bigliettai esclusivi e gratuiti. Ad oggi, una dozzina di giorni dopo il termine scaduto senza percepire lo stipendio, dobbiamo ancora una volta denunciare come soldi pubblici non finiscono regolarmente nelle tasche dei dipendenti del servizio di trasporto urbano”. Ad illustrare i contenuti della protesta che vedrà, sino a lunedì prossimo, gli aderenti astenersi dal servizio di erogazione dei titoli di viaggio (biglietti a corsa unica, a tempo e carnet) e dalla verifica della validità degli abbonamenti è il rappresentante sindacale aziendale della Filt-Cgil Cristino Lepore.
Lui e gli altri undici dipendenti della società che gestisce in concessione il servizio di trasporto pubblico urbano, denominati ormai i dodici apostoli, hanno bissato con questa iniziativa la manifestazione dello scorso 21 settembre, anche allora partecipata da poco meno di un terzo del personale iscritto a libro matricola.