TERMOLI. L’atmosfera che si respira da queste parti è completamente diversa rispetto agli ultimi anni. E non si tratta della solita ventata di entusiasmo di inizio stagione. E’ vero che i risultati aiutano, le vittorie anche, ma c’è qualcosa nell’aria che fa pensare davvero che quest’anno potrebbe essere la volta buona. Il rinnovamento si tocca con mano, insomma: basta farsi un giro da queste parti per capire che c’è un intero paese con la testa nel pallone.
Termoli, il giorno dopo la preziosa vittoria nello scontro col Roccaravindola, si è svegliato ancora ebbro di gioia. In molti ambienti si parla di calcio, si vive di calcio. Il Termoli calcio in questo periodo è sulla bocca di tutti. I commenti si sprecano, gli elogi anche. Pare addirittura che anche i soliti ‘gufi’ siano scomparsi. Poteri di una squadra che vince, o meglio, di un movimento che ha cambiato pelle. C’è il patròn Andrea Di Siena per esempio che si sente rinato, non tanto per le cinque vittorie che la sua ‘creatura’ ha collezionato in questa scoppiettante partenza, ma soprattutto perché intorno a se sente affetto vero. Quello del suo popolo, della sua gente, la quale non perde occasioni per osannare il suo nome. In qualsiasi momento della giornata. Nei bar, nei ritrovi sportivi, nei locali, nei ristoranti, sul campo durante gli allenamenti settimanali: c’è sempre un tifoso che si complimenta con lui con una pacca sulle spalle.
Sincera, schietta. Attestati di stima che nel recente passato Di Siena non aveva mai registrato. Eppure dal punto di vista dell’impegno e dell’attaccamento non è cambiato praticamente nulla. Nel senso che Di Siena e C. hanno investito quasi tutto il proprio tempo libero a disposizione per costruire una squadra competitiva, un squadra capace di dare l’assalto all’agognata serie D. Categoria diventata ormai un pallino fisso del presidente che darebbe chissà cosa pur di raggiungerla. Di Siena fa praticamente tutto. Presidente, amministratore, dirigente, uomo immagine, collante tra tifosi e società e tra società e squadra. E soprattutto l’uomo chiave di una fusione che quest’anno, oltre al Termoli, ha allargato, finalmente i propri orizzonti verso le scuole calcio locali, vedi la collaborazione con la polisportiva SS. Pietro e Paolo e con quella di Difesa Grande, e i centri limitrofi del basso adriatico.
E non contento va ancora predicando che alla riapertura delle liste di trasferimento ci saranno anche due nuovi innesti che dovrebbero, a questo punto, dare un definitivo assetto alla squadra. “Io insieme a tutti i miei collaboratori abbiamo deciso di rigiocare al Cannarsa, anche se i lavori di adeguamento al terreno di gioco non sono stati effettuati, per far sentire tutti i tifosi termolesi più vicino alla squadra, per sentirci tutti più maggiormente partecipe ma anche per inculcare nella testa dei ragazzi che la società e i tifosi sono e resteranno sempre vicino alla squadra” sottolinea Di Siena. Fatto sta che il Termoli e tutta la società con il suo avvento, ha cambiato marcia.
C’è maggiore serenità nell’ambiente e anche quel pizzico di vanità mai palesato prima d’ora ? “Il merito è di tutti quelli che hanno creduto e che credono in questo progetto. Io ho solo la poltrona più alta della società e pieni poteri per quanto riguarda la gestione della squadra. Fermo restando che siamo in molti che collaboriamo e che con il loro contributo economico e materiale sia la domenica che durante la settimana stiamo dando vita a questo sodalizio. Senza di loro il calcio a Termoli non sarebbe più esistito. Soprattutto il Termoli del livello di quest’anno, poiché abbiamo allestito una signora squadra con gente anche di categoria superiore. Non abbiamo badato a fronzoli, sul mercato abbiamo preso il meglio che c’era da prendere e i risultati per il momento ci stanno dando ragione”. Risultati confortanti, lo dimostrano le cinque vittorie e un pareggio di fila incamerate.
“Con l’aiuto di tutti stiamo crescendo, abbiamo maggiore visibilità anche perché sono cambiate tante cose in seno alla dirigenza e nell’intero ambiente che ci circonda. Abbiamo allacciato amicizie oltre confine e siamo disponibili con tutti. La collaborazione con tutte le realtà calcistiche locali è solo una conseguenza del nostro nuovo modo di pensare. Il nostro progetto non poteva passare inosservato. Le risposte che stiamo ricevendo ci gratificano e ci spingono a dare sempre il massimo. Anche la squadra ha percepito i segnali confortanti che arrivano dalla gente che ci segue e ci sostiene. Si è creato un rapporto idilliaco tra società, squadra e pubblico. Meglio di così insomma non potevamo sperare.
In realtà ci aspettavamo più presenza sugli spalti del Cannarsa domenica scorsa in occasione del match col Roccaravindola, però la strada intrapresa sicuramente porterà a creare molto entusiasmo e nelle prossime settimane sicuramente vedremo molti più tifosi ad assistere alle gare interne dei giallorossi.”
Intanto il successo di domenica ha riportato anche se in coabitazione con il Trivento il primo posto in classifica ? “Una vittoria che ci aiuterà a crescere. Una vittoria che ci serviva per riprendere il comando della classifica. E domenica mi sono reso conto che in panchina abbiamo davvero un grande allenatore, perché Di Lena, con l’assenza forzata di Ferro per squalifica e di Alfieri infortunato ha dovuto per forza cambiare la squadra, e lo ha fatto in modo strategico, con cambi opportuni quanto fondamentali per vincere facilmente la gara e conquistare i tre punti. I ragazzi lo seguono con grande ammirazione e questo ci fa ben sperare per l’immediato futuro”. Futuro che si chiama Campobasso 1919, prossima tappa in campionato del Termoli. “Il Campobasso 1919, che viene da una sonante sconfitta a Petacciato, sarà un altro duro ostacolo che possiamo superare solamente se resteremo umili e coscienti della nostra forza.
Ai ragazzi, che non hanno bisogno dei miei consigli, l’ho detto prima e dopo la gara contro il Roccaravindola che per fare bene dobbiamo restare coi piedi per terra. Il successo di domenica scorsa può essere considerato importante solo se non faremo voli pindarici, altrimenti possiamo andare incontro a spiacevoli inconvenienti. E poi c’è un altro fattore che io non trascurerei: dopo la vittoria col Roccaravindola tutte le nostre avversarie ci aspetteranno a braccia aperte per sgambettarci. Il Termoli in sintesi sarà la solita squadra da battere a tutti i costi”. Intanto la tifoseria più organizzata già si sta mobilitando per seguire la squadra in massa anche sabato in anticipo a Campobasso. L’entusiasmo sale la squadra ha bisogno del calore e del sostegno della sua tifoseria.
Le premesse dunque non mancano speriamo che si possano mantenere fino all’ultima partita.
Antonio Lanzone