LARINO. Magrone smentisce di aver mai offeso il giudice Laura D’Arcangelo che, tuttavia, ha persino chiesto il trasferimento in altra sede per incompatibilità ambientale. E’ questa la grossa novità che sta caratterizzando una fase di mera convulsione all’interno dell’istituzione giudiziaria frentana. “Non ricordo di aver mai offeso personalmente la collega e ne sono convinto perché non ho neanche mai pensato di farlo. Ho detto solo, e lo ripeto, che secondo me la sentenza sul crollo della Jovine è ingiusta e sbagliata. Se questo la offende non è un mio problema”.
“Resto sbalordito nell’apprendere una notizia simile – ha aggiunto Magrone – io non ho mai offeso, o minimamente pensato di offendere qualcuno ne tantomeno la collega D’Arcangelo, se poi l’aver affermato quel giorno che mi sentivo triste e che per me quella sentenza era ingiusta e sbagliata ha offeso la dignità della collega, certo non potevo gioire ascoltando un provvedimento simile verso il quale non solo ha già depositato ricorso in Cassazione per vizi procedurali ma mi accingo formalmente a promuovere l’Appello perché, e lo ripeto, reputo quella sentenza ingiusta e sbagliata”.
Questa la replica del procuratore capo della Repubblica Nicola Magrone, non appena di dominio pubblico la denuncia presentata da Laura D’Arcangelo. In ogni caso, il giudice, sgombrando il campo dai dubbi, ha manifestato l’intenzione di andare via dal tribunale di Larino e, per questo, ha presentato una richiesta di trasferimento motivata da una presunta incompatibilità ambientale.
