lunedì 20 Gennaio 2025
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PRIMARIE, SEGGI APERTI ALL’ALBA. SCOPPIA IL CASO DELLE TERME DEMOCRATICHE

TERMOLI. Puntuali come se fossero consultazioni organizzate dallo stato, i componenti dei seggi allestiti per le primarie del Partito Democratico intorno alle 6.30 si sono recati nei tre istituti scolastici adibiti a ospitare l’evento politico dell’anno. In piazza Monumento, via Stati Uniti e Santa Maria degli Angeli, almeno una dozzina di volontari, tra scrutatori, segretari e presidenti hanno avviato le operazioni di voto. Sfida nella sfida, battaglia nella battaglia, per l’elezione del segretario regionale e della relativa assemblea, oltre che per l’investitura del leader e delle delegazioni per l’assise del 27 ottobre. In Molise e a Termoli si consumeranno sino alle venti di questa sera due distinte corse, quella per la prevalenza della cordata di Annamaria Macchiarola e la sponsorship di Michele De Santis e il confronto fratricida tra le anime che sostengono (?) l’amministrazione Greco.

Uno scontro duro, quasi al limite della sopportazione. Se possibile, in città, è ancor peggio, con le fazioni locali a volersi dare la paga, specie dopo il vulnus che si sta scavando in maggioranza, con rapporti deteriori. Nel solco di tale vicenda, vissuta con toni asperrimi, un primo incidente diplomatico si è verificato questa mattina, allorquando  si sono concretizzate le indiscrezioni diffusesi ieri circa una pressante richiesta formulata dall’assessore alle Politiche sociali Antonio Russo all’indirizzo delle decine di anziani che all’alba sarebbero dovute partire per il soggiorno ad Abano Terme. Chiare indicazioni di voto per la lista che vede come primo candidato il vice sindaco Filippo Monaco. Testimone oculare dell’operazione l’assessore provinciale ai Lavori pubblici Francesco Di Falco, in giro dalle prime ore della mattina per monitorare l’operato dei seggi. Appena varcata la soglia oraria delle 7, termine iniziale per il voto, decine di anziani si sono recati a piazza Monumento e piazza del Papa, accompagnati personalmente dal vice sindaco Filippo Monaco e da altri esponenti del futuro Partito Democratico. 

“Ho assistito personalmente al compimento della missione da parte degli anziani dei centri sociali. Non volevo credere ai miei occhi, sembrava una scena d’altri tempi, certamente non una fase dell’inizio del terzo millennio, quella che vedeva il vice sindaco Monaco accompagnare i gitanti verso i seggi elettorali, assicurandosi che esprimessero la preferenza, per poi lasciarli liberi di partire per le agognate vacanze – racconta ancora sbigottito Francesco Di Falco – capisco solo oggi, tra gli altri motivi, perché il sindaco Vincenzo Greco abbia evitato in ogni modo, rimangiandosi precisi impegni assunti con la sua maggioranza, di azzerare la giunta. In merito, appena la notizia si è sparsa come un’onda di tsunami, sono piovute le prime dichiarazioni polemiche. 

Ad inaugurare la serie di esternazioni è stato Antonio D’Ambrosio, storico esponente Ds che, tra l’altro, con la memoria di suo padre, fondatore dei centri sociali per anziani a Termoli, si è detto disgustato da questa pratica. “Scene come queste fanno pensare al vecchio e a quelle figure di galoppini che si usavano una volta – chiosa amaramente D’Ambrosio – sono rammaricato di constatare queste azioni, in specie se vengono dal vice sindaco di un’amministrazione comunale che si richiama alla legalità.

Noi stiamo costruendo il nuovo e chiediamo alla gente una libera partecipazione per costruire un nuovo partito per i giovani e per Termoli, nel caso di specie, questa scena mi fa persino sorridere, nella sua tristezza, una volta il copione era diverso. Chi era al vertice e governava le istituzioni mandava altri a fare i galoppini, non ci andava personalmente. Chiedo scusa io a quegli anziani costretti a votare e a esprimere la preferenza. Altresì, invito i cittadini ad andare alle urne perché solo con la partecipazione si torna a dar loro voce. Nessuno si era mai permesso di utilizzare il centro ricreativo per gli anziani come collettore e veicolo di consenso politico”. 

Bem