POST SISMA. Il capogruppo del partito di Rifondazione comunista in Consiglio regionale, Mauro Natalini (anche nella veste di segretario regionale del Prc), ha preso il toro per le corna e, di fronte alle polemiche per i finanziamenti destinati alla ricostruzione in Molise dalla bozza di Finanziaria presentata dal governo Prodi, ha inviato una lettera ai suoi rappresentanti istituzionali parlamentari e di governo. Un indirizzario di pregio che vede il presidente della Camera Fausto Bertinotti, il ministro per la Solidarietà sociale Paolo Ferrero e i due capigruppo a Montecitorio e palazzo Madama, rispettivamente Gennaro Miglione e Giovanni Russo Spena.
“Noto con disappunto che, nella proposta di legge finanziaria per il prossimo esercizio, non sono previste risorse per la ricostruzione nei comuni molisani colpiti dal terremoto del 31 ottobre 2001, se non nella legge obiettivo, e solo per 60 milioni di Euro di cui la metà con priorità per i soli comuni del cratere. Rilevo che tale somma è assolutamente insufficiente per le necessità di tante famiglie che rischiano seriamente di trascorrere decenni prima di poter rientrare nelle loro case.
Auspico un segnale di forte cambiamento nella maniera di affrontare il problema rispetto alla gestione dello stesso da parte del governo precedente e del Presidente della Regione/Commissario Angelo Michele Iorio, innanzitutto, con la previsione di un apposito capitolo, anche a riconoscimento formale e sostanziale del terremoto del Molise, come evento calamitoso, alla stessa stregua di altri episodi similari.
Chiedo, pertanto, a nome mio personale e di tutto il partito della Rifondazione comunista del Molise, che siano intraprese tutte le iniziative possibili, da parte del ministro Paolo Ferrero e delle rappresentanze parlamentari del Partito, affinché vengano adeguatamente incrementate le risorse finalizzate alla ricostruzione nell’iter parlamentare di approvazione della Legge Finanziaria.
Consci delle tante necessità del paese, si potrebbe proporre una “riduzione dell’incremento” delle spese militari.