TERMOLI. Una due giorni in tono minore a causa del maltempo, ma comunque quarantotto ore tutte da incorniciare quelle vissute venerdì e sabato scorsi nello scenario dell’ampio spiazzo erboso di contrada Sinarca.
L’associazione “Maremoto”, nata nel 1996, con la nutrita pattuglia dei suoi collaboratori ed antesignani dei raduni motociclistici nella città adriatica, hanno fatto del loro meglio ma hanno dovuto fronteggiare tre diversi tipi di avversità. Quella che ha visto il rinvio da luglio a settembre della manifestazione motoristica; quella atmosferica, che ha costretto i numerosissimi “bikers” accorsi in massa nelle passate edizioni di “Maremoto”, a restare per strada o, addirittura, a rinunciare a trasferte non di rado, scattate anche dalle regioni più a nord della penisola; e quella relativa al raduno espositivo nazionale delle Harley Davidson, che si terrà ancora a Termoli nel prossimo fine settimana, ma questa volta nell’area dello scalo portuale.
Un complesso di motivazioni che ha certamente condizionato la consolidata riuscita della grande festa in riva all’Adriatico (l’edizione 2006 aveva raccolto in contrada “Sinarca” non meno di 1.500 fans delle due ruote), pur senza mutilarne lo spirito e la genuinità dei momenti più caratteristici.
La festa è andata bene comunque; tra rombi di marmitte, arrosticini, panini salcicce e wurstel in tutte le salse, innaffiati da buoni e abbondanti boccali di birra artigianale.
La perfetta organizzazione curata dai soci che hanno dato vita al sodalizio e all’idea del motoraduno (tra essi Antonello Sciarretta, Michele De Nisi, Nicola D’Urso, Nicola Di Battista, Francesco Ciasullo, Giuseppe D’Auria, Antonio Cilla e Giuseppe Sinelli, oltre ai due inossidabili loro amici di Rieti, Giovanni e Christian) ha consentito dopo un duro lavoro di preparazione, la disposizione di un’area attrezzata a tendopoli e anche l’allestimento di numerosi stand di settore aperti alla vendita di abbigliamento ed oggettistica tutta riferita all’estetica personale e delle motociclette dei “bikers”.
Intorno alla mezzanotte di sabato, poi, ballerine di “lap dance” e spogliarelliste (vedi la galleria fotografica) hanno conferito alla manifestazione quel sapore tipicamente californiano, supportato dalla voce e dalle scelte musicali del dj Fabrizio della Corte, ottimo animatore della serata conclusiva.
Alla fine bilancio un po’ sofferto per i numeri un po’ al di sotto delle aspettative, ma per nulla negativo sotto il profilo dello spirito più tipico per questo genere di manifestazioni.
Tra i gruppi presenti venerdì e sabato in contrada “Sinarca”: “Undertaker” di Sabaudia; i “Liars” venuti da Ostia; i “Rebel Motors” da Caserta; i “Mammouth del Vesuvio”; “I Briganti”; gli “Harley Davidson” del Lazio e gli “Hells Angels”, giunti dalla Capitale. “Maremoto” tornerà il possimo luglio 2008, con il numero delle edizioni che salirà, così, a quota dodici.
Pietro Eremita
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