sabato 18 Gennaio 2025
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BORGO ANTICO: L’INTERVENTO DEL GRUPPO CONSILIARE DI ALLEANZA NAZIONALE

TERMOLI. Il dibattito su come organizzare la viabilità nel cosiddetto paese vecchio, riemersa veementemente negli ultimi giorni, ha calamitato l’attenzione dell’opposizione di centrodestra, già firmataria di una mozione urgente a riguardo e, nel caso di specie del neo gruppo di Alleanza nazionale, formato dai consiglieri Francesco Roberti ed Ennio De Felice.

“Riflettendo su quanto accaduto relativamente ai parcheggi del Borgo Vecchio, ci vengono spontanee alcune riflessioni – esternano i due rappresentanti istituzionali di minoranza -quando si amministra lo si fa per migliorare lo status quo ante e per essere al servizio della popolazione che ti ha votato ed anche di quella che non ti ha votato. 

In quest’ultimo caso specifico non si tratta di applicare una tassa o di aumentare una tassa preesistente cosa che non piacerà a nessuno ma si dovrà fare per salvaguardare il bilancio e quindi imporre d’autorità, ma si tratta di prendere decisioni di carattere, diciamo, estetico-funzionale che però possono essere lesive per gli abitanti e commercianti della zona. Non credo abbia molto peso o per lo meno non abbia lo stesso peso il parere di un cittadino che abita in una parte qualunque di Termoli che vuole la passeggiata del muraglione libera da auto (mi riferisco all’affermazione del Sindaco che ha detto di dover tutelare l’intera cittadinanza) mentre andrebbe ascoltato e perlomeno in parte accontentato il cittadino che usufruisce quotidianamente di un determinato servizio.

In ogni caso che si tratti di borgo vecchio, di centro cittadino, di periferia, di viabilità o di qualunque altra scelta che possa danneggiare i cittadini pensiamo che si debba ascoltare, mediare e necessariamente raggiungere almeno un compromesso prima di prendere decisioni definitive.

Và bene infischiarsene della minoranza, và bene non ascoltare i comitati cittadini, i cui componenti pure si impegnano senza tornaconto e con sacrificio del proprio tempo libero, ma essere sordi a qualunque lamento proveniente dalla cittadinanza dà un po’ troppo la sensazione di monarchia come già recentemente espresso da altro autorevole componente dell’opposizione”.