CASACALENDA. La Comunità Montana “Cigno-Valle Biferno” contribuisce agli scavi archeologici di Gerione in agro di Casacalenda
La Comunità Montana “Cigno-Valle Biferno” compartecipa con il Comune di Casacalenda al progetto di ricerca e valorizzazione del sito archeologico di Gerione.
Gli scavi finanziati dai due Enti e autorizzati dalla Soprintendenza regionale, sono stati avviati nel 2003, sotto la conduzione di una équipe tecnica del Dipartimento di Archeologia dell’Università di Bologna guidata dal prof. Lorenzo Quilici. L’impegnativo lavoro degli esperti ha permesso di rinvenire importanti reperti e di raccogliere preziose informazioni storiche, oggi racchiusi in un elegante brochure in pubblicazione.
Sul versante di sud est di Gerione è stata scoperta la porta principale dell’abitato, munita da una serie di potenti bastioni e protetta da una grande torre, parte di un piccolo castello. Sul lato nord ovest gli scavi hanno riportato alla luce le fortificazioni, le abitazioni e una grande corte pavimentata. Accertata anche la presenza di tombe.
L’equipe di ricercatori dell’Università di Bologna
I resti murari dell’insediamento (da 1 a 3 metri di altezza) tracciano tre fasi cronologicamente distinte. L’èquipe tecnica le fa risalire principalmente dal IX al XV secolo, ma vi è anche la presenza di strutture tardo romane e tracce ancora più antiche. L’abitato è stato distrutto e abbandonato a seguito del terremoto del 1456 che devastò tutta l’Italia centrale.
Le rovine di Gerione costituiscono un quesito storico e archeologico sempre aperto per il Molise. Anche Annibale potrebbe aver lasciato le proprie tracce nel sito localizzato a poca distanza da Casacalenda.