sabato 25 Gennaio 2025
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LA QUESTIONE RUMENA. L’INTERVENTO DI ORESTE CAMPOPIANO (N.PSI)

TERMOLI.  La notizia della barbara aggressione a Giovanna Reggiani, quarantasettenne romana vittima di un bruto di nazionalita’ romena e la successiva “spedizione punitiva” organizzata da un gruppetto di balordi armati di bastoni e spranghe davanti ad un supermercato  nei confronti di quattro cittadini romeni (ignari ed incolpevoli) induce a qualche doverosa riflessione.

 Solo qualche giorno addietro, per evitare un clamoroso tonfo al Senato, il Governo ebbe a stralciare dal calendario di aula, evitando cosi’ di portarlo al voto, il cd. “pacchetto sicurezza”, sul quale  non vi era e non vi e’ accordo tra le forze di maggioranza. Solo qualche  giorno dopo, a seguito della brutale aggressione alla povera sig.ra Reggiani e su sollecitazione proprio di quel Walter Veltroni Sindaco di Roma e premier designato del nascente P.D., veniva convocato nottetempo un Consiglio dei Ministri ove veniva varato un raffazzonato decreto legge  (stralciato proprio da quel “pacchetto sicurezza” rinviato a miglior  vita solo due giorni prima) con il quale si attribuisce ai Questori il diritto di espulsione dello straniero comunitario, quando vengono  minati “ i diritti fondamentali o la dignita’ della persona” (espressione piu’ generica e’ difficilmente immaginabile).

  Per dare esecutivita’ al decreto di espulsione ( udite udite) e’ necessaria la “convalida” del Giudice di Pace, mentre, per lo straniero in attesa di giudizio (  di ALTRO giudizio evidentemente) anche il “nulla osta” del Magistrato che indaga, nulla osta che deve essere concesso entro 15 giorni dal decreto del Questore ( con ulteriore aggravio per gli Uffici di Procura che gia’ oggi non riescono ad evadere l’attuale carico di procedimenti pendenti). Dulcis in fundo, la prevista eliminazione dei campi profughi “abusivi” comportera’ la immediata necessita’ di reperire convenienti alloggi ove sistemare gli “abusivi” (chissa’ cosa pensano di cio’ le nostre famiglie di sfrattati che vivono al di sotto della soglia di poverta’ e che, pur non essendo “abusive”, da anni inutilmente cercano di farsi  assegnare un alloggio  per soddisfare esigenze abitative anche emergenziali).

 Ebbene l’on. Rutelli, attuale vice primo ministro , gia’ Sindaco di Roma , ha avuto l’impudenza di sfidare il centro destra a votare la conversione in Legge di questo “illuminato” decreto (illuminato solo dalla luce della luna della notte in cui e’ stato varato ) quasi fosse la soluzione al male che si vuole curare.

 Ancora una volta  noi cittadini assistiamo impotenti all’azione agonizzante  di un Governo debole , inconsistente ed in pieno stato confusionale, che pone in essere fatue iniziative finalizzate piu’ a tamponare l ‘ondata emozionale collettiva che  non –come invece dovrebbe- ad avviare un valido sistema di riforma per assicurare cio’ che in Italia e’ oggi la questione piu’ sentita: quella della sicurezza e della civile convivenza.

 Allora il punto non e’ quello della “QUESTIONE ROMENA”,(perche’ di delinquenti ne abbiamo – e molti -anche tra di noi), ma quello ben piu’ complesso della “QUESTIONE ROMANA” ,di dare cioe’ agli italiani un Governo efficace, credibile,autorevole che trovi il consenso ampio della collettivita’ almeno su temi di interesse generale quale quello in commento e non i veti incrociati dei partiti e partitini interessati spesso solo a preservare il loro consenso elettorale .

Chiudo queste brevi riflessioni con qualche domanda:

1)    Perche’ mai, prima di pensare alle espulsioni ( come fa il D.L. del Governo) non si mette mano seriamente ad un attivita’  di controllo delle entrate degli stranieri nel territorio dello Stato.
2)    Perche’ mai ci si meraviglia ancora  davanti a fenomeni delittuosi cosi’ efferati come quello di Roma, quando la classe politica ben  conosce la situazione delle estreme periferie dei grandi centri urbani ( ma non solo di quelli) e la situazione spesso inumana in cui migliaia e migliaia di uomini e donne vivono di espedienti, fuori dalle regole e senza alcun controllo (e quindi piu’ che mai disponibili a diventare strumento di ogni piu’ esecrabile delitto) .
3)    Perche’ mai ci si meraviglia ancora delle reazioni di gruppi di pretesi sceriffi “vendicatori” che credono di  sostituirsi allo Stato, laddove lo Stato e’effettivamente assente, per sua colpa, e non e’ capace di assicurare nemmeno l’ incolumita’ fisica ai suoi cittadini.
4)    Perche’ mai il problema della immigrazione che e’ un fenomeno globale non lo si porta a livello di quella Europa troppo frettolosamente allargata che ha consentito e consente la libera circolazione tra gli Stati membri senza assicurare adeguate misure di  controllo e quindi di protezione della collettivita’.

Si potrebbe  continuare a lungo, ma inutilmente . Il vero problema italiano e’ quello di recuperare la fiducia dei cittadini nelle Istituzioni dello Stato. Gia’, dimenticavo… ma di quale Stato!!.

                                                                                                        Avv. Oreste Campopiano
                                                                                                     Segretario Regionale N.PSI