LARINO. Non appartenevano a Nicola di Paolo le tracce di sangue presenti sui brandelli della maglietta trovata dai Carabinieri in una contrada di campagna alla periferia di Larino.
E’ quanto ha stabilito il referto del Ris dei Carabinieri di Roma, dopo la comparazione con lo stesso sangue e i Dna prelevati dai genitori di Di Paolo.
Un particolare, questo, che ravviva le speranze dei familiari nel poter ritrovare il congiunto scomparso dalla cittadina frentana, dal 20 luglio scorso, senza mai più farvi ritorno.
Intanto c’è attesa per gli ulteriori accertamenti che il Reparto Investigazioni Scientifice dell’Arma ha effettuato una ventina di giorni fa nell’appartamento di via Mazzini, a Larino, ereditato dalla moglie, dove Nicola Di Paolo avrebbe trascorso le ultime ore prima di scomparire nel nulla.
Per ora resta l’iscrizione nel registro degli indagati della stessa consorte del Di Paolo e quella del suo amico.
