PORTOCANNONE. “Se il problema è l’affitto dei locali comunali la caserma ve la diamo gratis”. Cosi il sindaco del paese di origini albanesi, Luigi Mascio, nel corso del Consiglio comunale straordinario e monotematico protrattosi fino alla tarda serata di ieri.
Il desiderio di scongiurare la perdita del locale presidio dell’Arma dei Carabinieri, ha raccolto numerosi tra politici e cittadini, tutti protesi in ununico sforzo.
Il sindaco di Portocannone Luigi Mascio
“La caserma – ha proseguito Mascio – non è del Comune, ma di tutta la comunità. E proprio per questa ragione chiediamo a gran voce che si coinvolgano in questa vicenda che penalizza solo Portocannone”.
La riunione del’assise civica, volutamente aperta alla cittadinanza, ha deliberato all’unanimità la volontà popolare di evitare la soppressione del presidio nell’ambito di una razionalizzazione che colpisce un paese di circa 3.000 abitanti, il diciannovesimo per densità abitativa a livello regionale, negli ultimi tempi teatro di continui furti e di ben tre fatti di sangue esitaati in altrattanti omicidi.
Cittadini e amministratori convenuti a difesa della caserma
Intanto la raccolta firme promossa da alcuni cittadini, ieri sera, aveva già superato quota 450. La stessa raccolta nelle prossie pre e nei prossimi giorni sarà estesa a tutte le abitazioni, con uno speciale “porta a porta” organizzato dal comitato civico appena costituito.
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