CAMPOBASSO. Si inasprisce la polemica interna al centrodestra regionale sul piano sanitario. Dopo le dichiarazioni di fuoco dell’assessore Franco Giorgio Marinelli, è intervenuto il consigliere regionale Sabrina De Camillis.
“Sollevare gli scudi e agire solo in base a logiche campanilistiche non fa bene alla coalizione, al Molise e soprattutto non porta alcun vantaggio al tema in questione: la sanità.
Lo sfogo mediatico di Franco Giorgio Marinelli stona con quella che dovrebbe essere la strategia politica del partito e di tutto il centrodestra, una strategia fondata sulla coesione, partecipazione e unità d’intenti.
Marinelli ha il diritto di esternare e rivendicare gli interessi della sua gente, ma sa meglio di me che oggi come non mai occorre una visione d’insieme, di ampio respiro, che sappia coniugare gli interessi particolari a quelli dell’intero territorio molisano. Nel caso della sanità significa far ruotare tutto intorno ad un interesse prioritario: la tutela della salute del cittadino
Alcuni interventi non fanno bene quindi alla politica regionale e non ci aiutano a raggiungere i risultati che tutti insieme, con entusiasmo e voglia di fare, ci siamo prefissati.
Secondo questa logica, ognuno di noi dovrebbe avere il diritto di rivendicare gli interessi che a livello territoriale gli sono più vicini. Ma non credo che, nel terzo millennio, sia questo il modo migliore di fare politica e di programmare piani di sviluppo.
Ciò che più lascia con l’amaro in bocca è la dichiarazione in cui l’assessore di Forza Italia ricorda di essere stato lasciato solo e di non aver ricevuto la solidarietà di amici ed alleati. Sa che non è vero e sa soprattutto che nelle opportune sedi si è sempre pronti ad aprire confronti costruttivi per far conciliare le esigenze di tutti e farle rientrare poi in un obiettivo unico e primario: quello della crescita e dello sviluppo della Regione Molise. Al di là dei campanili e delle proprie esigenze.
Rinnovo quindi la mia disponibilità, come credo quella di tutti i componenti della Cdl, ad aprire un fecondo dibattito interno, utile a fare chiarezza e ad evitare controproducenti cortocircuiti mediatici che non fanno gli interessi dei molisani ma contribuiscono solo a creare maggiore confusione, prestando il fianco a strumentalizzazioni di tipo politico di cui nessuno francamente sente davvero il bisogno”.