TERMOLI. Una pista tutta locale è quella che stanno seguendo gli uoini dell’anticrimine del Commissariato di Termoli, agli ordini del vice questore, Francesco Lagrasta.
Troppi elementi inducono gli inquirenti a pensare che a mettere a segno il fumineo colpo di ieri nella filiale della Banca Popolare di Lanciano e Sulmona, possa essere stato un individuo che conosceva ‘troppo bene’ i luoghi all’interno dei quali si è mosso.
Le ‘volanti’ del Commissariato intervenute sul posto
Il particolare dell’auto, una Opel Corsa di color grigio parcheggiata a distanza da alcuni cantieri che avrebbero potuto intralciarne la fuga e la stessa scelta delle stradine utilizzate per allontanarsi, secondo gli investigatori, deporrebbero con assoluta chiarezza a suffragio della pista locale.
Secondo ua testimonianza, tra l’altro, il rapinatore una volta uscito dagli ambienti dello sportello di banca, sarebbe stato visto nell’atto di contare i soldi arraffati dalle casse e, in tutta calma, avvicinarsi all’auto all’interno della quale era ad attnderlo un complioce.
La Polizia Scientifica ha effettuato rilievi alla ricerca di tracce
Nessun particolare elemento sarebbe emerso a seguito della visione del filmato girato dalla telecamere a circuito chiuso, sia per la scanzione temporale del supporto in esame, sia per il particolare che il malvivente avrebbe sempre tenuto il capo basso, e quindi difficilmente identificabile.
Agli investgigatori, ora non resta altro che attendere i riscontri effettuati dalla ‘Scientifica”, a seguito dei qualiu poterbbe emergere qualche impronta o qualche ulteriore traccia biologica in grado di incastrare il rapinatore.
Dir
