di Antonio Lanzone. La vittoria è sempre il miglior medicinale per sollevare le sorti di una squadra che all’improvviso si era ammalata. Il successo contro il Guglionesi ha guarito in parte il Termoli che dopo quasi un mese è tornato a sorridere.
Due colpi al Guglionesi per cancellare dalla lavagna gli ultimi scarabocchi e scrivere la parola fine sulla serie nera. Il Termoli rompe il digiuno e torna alla vittoria dopo oltre un mese: spazza via la squadra di Cardamone con tre gol, massimo risultato con il minimo sforzo al termine di una gara dominata per lunghi tratti, avara di sussulti nel primo tempo e prodiga di gol nella parte finale. Per metà pomeriggio si è giocato sul fondo di un imbuto, in un Gino Cannarsa freddino e ammutolito, perché il pubblico di casa ha scelto la protesta silenziosa: quarantacinque minuti senza tifo per ricordare Gabriele Sandri e chiedere giustizia sulla sua morte, a due settimane di distanza dalla tragedia sull’autogrill di Badia al Pino.
Così, il primo tempo è stato un film muto, una pellicola surreale, intrisa di malinconia, tranne quando in un paio di occasioni su calci di punizione di Pazienza il Termoli cercava il vantaggio.
Finalmente un Termoli diverso. Concentrato a centrocampo, più solido in difesa dopo aver ballato sui tacchi a spillo nelle ultime gare, ha gestito il possesso palla e provato a pungere da subito. Un’idea di Ragone ha messo contemporaneamente Panico e Petruzzella nelle condizioni di chiudere i conti prima del tè, con il passaggio in mezzo della punta è stata un atto di grazia per il neo centravanti. Non poteva sbagliare, infatti, l’attaccante pugliese, si è avventato sul pallone anticipando un paio di difensori ospiti mettendo la palla in rete.
Il Guglionesi dopo aver preso il gol ha provato a giocare le sue carte con scarsa convinzione: l’ex De Filippis ci ha provato a ristabilire l’equilibrio però di palloni giocabili in avanti ne sono arrivati pochi. L’unico pallone sfruttabile è su calcio di punizione di Marroncelli dove il cobra ha spizzato la sfera quel tanto per farla arrivare in rete indisturbata. La palla del tre a uno è arrivata in contropiede: Pazienza ha messo in mezzo un invito elegante, Panico fa l’ennesimo assist per Petruzzella. Poco male: il risultato va al sicuro, e degli scarabocchi recenti non c’è più traccia.
Il Termoli ha vinto la partita facendo leva sul suo migliore tasso tecnico, come ai bei tempi. Pochi fronzoli, tanta sostanza, una spolverata di sano cinismo – quello mancato nelle ultime occasioni – e persino l’umiltà di difendere il vantaggio nel finale, blindandosi con un modulo che via via è diventato sempre più ermetico.
Il ritorno alla vittoria ha sicuramente riportato serenità nell’intero ambiente adriatico. I tifosi hanno ripreso ad avere fiducia in questa squadra e sperano di tornare al più presto in vetta alla classifica. Certo qualche perplessità ancora rimane tra i supporters giallorossi, visto che la prestazione offerta contro gli uomini di Cardamone non è stata molto brillante e questo lascia qualche preoccupazione in seno all’esigente pubblico termolese.
Classifica:
Trivento 29
Montenero 27
Termoli 24
SGM Basso Molise 23
Rufrae 22
Capriatese 21
Guglionesi 21
Petacciato 15
Monti Dauni 13
Colletorto
Cbasso 1919 12
Frosolone 12
Sesto Campano 12
Roccaravindola 10
Isernia Pentra 8