LARINO. A pochi mesi dalle future elezioni comunali e già nel pieno di una campagna elettorale dai contorni politici non troppo sfumati, Francesco Sabetti, coordinatore del Movimento Politico “Democrazia e Rinnovamento” e di recente nominato coordinatore regionale per il Molise della “Lista Civica Nazionale per la Repubblica dei Cittadini”.
Partiamo dall’inizio, con un suo giudizio circa l’operato dell’Amministrazione Anacoreta che si accinge a concludere il mandato e sulle elezioni comunali che nella prossima primavera chiameranno i larinesi a scegliere gli uomini cui affidare il compito di governare Larino.
“Il mio giudizio è semplice. Nel corso degli ultimi cinque anni ho più volte espresso pubblicamente il mio dissenso rispetto alla linea politica perseguita dall’amministrazione comunale. In particolar modo sono stato costretto a denunciare la carenza di trasparenza degli atti amministrativi ed il mancato coinvolgimento dei cittadini su alcune scelte importanti.
L’incipit stesso del programma elettorale che portò alla vittoria del 2003. Ma bisogna anche riconoscere che questa Amministrazione, per la prima volta nella storia di Larino, è riuscita a concludere il mandato quinquennale e a conseguire importanti risultati, soprattutto in termini di opere pubbliche realizzate o in fase di ultimazione.
Certo, hanno avuto il vantaggio di gestire una enorme mole di finanziamenti collegati alla ricostruzione post sisma, ma almeno ora abbiamo strade e piazze sistemate, e a breve il parcheggio del Centro Storico e gli impianti sportivi.
Da qui a qualche mese, poi, si tornerà in possesso di una serie di “contenitori” d’alto pregio, per esempio l’attuale sede del Municipio ed il Palazzo Ducale, che offrono interessanti opportunità di valorizzazione. Penso ad una sede universitaria o alla Fiera d’Ottobre nel Centro Storico, solo per fare qualche esempio”.
Sui giornali ancora non se ne parla, ma fervono gli incontri politici tra gli esponenti dei partiti e dei movimenti cittadini. A che punto sono le trattative? Cosa sta succedendo?
“La situazione politica larinese è particolarmente complessa, soprattutto in funzione di una serie di conflittualità, anche di carattere personale, che interessano tanto il centrosinistra che il centrodestra.
Credo che, per gli interessi del nostro paese, la prima cosa da fare è di smetterla con questa “politica dei personalismi”. E quindi cominciare a ragionare in termini progettuali per il futuro, lasciando da parte i dissapori del passato, ascoltare le richieste che arrivano dalla cittadinanza e fare quadrato intorno ad un serio progetto politico”.
Cosa ha proposto il movimento di “Democrazia e Rinnovamento” al tavolo del confronto politico pre elettorale?
“Il movimento di Democrazia e Rinnovamento si è fatto innanzitutto promotore delle elezioni primarie aperte. E cioè di elezioni per scegliere il candidato sindaco, ma anche per indicare, sempre attraverso il giudizio insindacabile dei cittadini, i candidati consiglieri comunali.
Come è stata accolta questa proposta?
“Male. Ad eccezione dell’Italia dei Valori, non è stata accettata né dai partiti né tanto meno da altre liste civiche”.
Cos’altro avete indicato da inserire in un prossimo programma elettorale?
“In aggiunta alle elezioni primarie aperte, abbiamo proposto l’adozione del “Codice Europeo di Comportamento per gli eletti locali e regionali”. Ad oggi le uniche aperture che si sono manifestate nei confronti di questi temi si sono avute dalle forze di centrosinistra.
Per questo ci riserviamo di verificare fino a che punto considerino serie queste esigenze di partecipazione e di democrazia quando si parla di cosa pubblica.
E cos’altro è contemplato nel codice etico dell’eletto?
Imprescindibilmente l’impossibilità di candidarsi ad altre cariche politiche.
Nessun sindaco, assessore o consigliere comunale deve poter “tentare” di sedersi su di uno scranno provinciale o regionale, fintanto che il mandato elettorale cittadino non sarà scaduto. Basta guardare al passato politico della nostra città, per vedere riesplodere ambizioni e contrasti personali che nulla hanno a che vedere con l’impegno assunto con gli elettori per un governo quinquennale”.
Lei ha affermato che Democrazia e Rinnovamento sta partecipando al tavolo delle trattative elettorali, ma questo modo di procedere, al tavolo dei partiti politici, non è contrario a quanto esposto nel manifesto della Lista Civica Nazionale per la Repubblica dei Cittadini?
“Le due posizioni si possono conciliare, a livello locale, esclusivamente con la condivisione di regole e di programmi. Crediamo nella bontà delle indicazioni che abbiamo avanzato e nel confronto politico con tutti gli attori della prossima campagna elettorale con i quali si stanno avendo incontri dall’estate scorsa.
Ma ripeto, solo alcune delle nostre proposte per una politica rinnovata sono state accettate e soltanto da alcuni partiti del centrosinistra.
Noi di Democrazia e Rinnovamento pensiamo che alla base di una lista civica o di una coalizione politica tradizionale ci debbano essere delle regole ed un codice di comportamento. Senza di questi si rischia di fare peggio dei partiti tradizionali.
Non si possono improvvisare liste con soggetti che non sono politicamente accreditati, che non hanno una storia di impegno politico o di impegno sociale per cui non si capisce da dove vengono e dove intendono andare. E quindi innanzitutto le Primarie, perché la futura Amministrazione non deve essere decisa a tavolino, ma deve essere rimessa alla piena volontà popolare, senza esautorare i cittadini della possibilità di scegliere direttamente i propri rappresentanti.
E questo lo si può fare studiando un regolamento che preveda meccanismi di trasparenza e di democrazia nella scelta dei candidati”.
Questo vuol dire che Democrazia e Rinnovamento “sta” con il centrosinistra?
“Significa che per adesso soltanto la coalizione di centrosinistra ha acconsentito a regole scritte e democratiche. Ma quello che conta è vedere alla fine chi accetterà davvero le nostre proposte. La data ufficiale è quella del 10 febbraio 2007, quando si è deciso si svolgeranno le elezioni primarie per la scelta del candidato a Sindaco di Larino”.
E lei che farà, avanzerà la sua candidatura per un secondo mandato elettorale?
“Non lo escludo. Ma non dovrò essere io a farlo, dovranno essere i cittadini, i partiti e i movimenti a chiedermelo”.
L’intervista è di Francesco Casale