domenica 26 Gennaio 2025
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TERMOLI. LA MINORANZA DELL’UDC SI RIORGANIZZA E CHIEDE IL COMMISSARIAMENTO DEL PARTITO. TORNA DI GIANDOMENICO

TERMOLI. La componente uscita sconfitta da una assemblea congressuale preconfezionata – a loro dire – rialza la testa e con la schiena dritta, come chiosato dal segretario regionale battuto nel confronto interno, Teresio Di Pietro, raccoglie attorno ai personaggi più rappresentativi e carismatici la voglia di riscossa. 

Nel giro di nemmeno 48 ore, sull’onda di un crescente dissenso emerso a margine dell’assise campobassana, Gino Velardi e Remo Di Giandomenico hanno portato al Meridiano, ieri pomeriggio, almeno duecento persone, prima tappa di una iniziativa itinerante che porterà il loro verbo in tutte le località del Molise, paese per paese. Un ritorno alla politica fra la gente maturato, sì in ritardo, soprattutto in risposta alla gestione personalistica e aziendalistica dell’attuale conducator dell’Udc: Aldo Patriciello. Su di lui e sul segretario regionale eletto il 30 novembre, Alberto Montano, si sono abbattuti gli strali di una critica sferzante, rivolta a contrastare chi dall’alto imporrebbe la gestione del partito e chi dopo un pellegrinaggio tra le sette chiese avrebbe trovato riparo e incarico sotto le insegne dello scudo crociato.

Un incontro denso di significato, poiché l’assessore regionale Velardi – che non ha risparmiato critiche all’indirizzo del partito di riferimento della coalizione di maggioranza in Regione, Forza Italia, definito arrogante e con desideri di egemonia accentratrice, dopo aver letto una lettera inviata da Cesa in cui si slancia il partito verso l’azzeramento di tutti gli incarichi, per meglio rispondere alla novella fluidità del panorama politico nazionale, ha annunciato che partirà alla volta della segreteria nazionale la richiesta di commissariamento per i vertici Udc in Molise, tentativo disperato di sparigliare le carte a vantaggio dell’unità di una formazione, come quella democratico-cristiana, in cui le divisioni di oggi potrebbero essere foriere dell’annientamento del domani.

Infine, nell’intervento dell’onorevole Remo Di Giandomenico, la voglia di riscossa, di rivincita, prende corpo e forma nel rinnovato impegno verso la comunità partitica e territoriale. “Ho la coscienza pulita, sono tranquillo e sereno e per questo, dopo aver anche meditato come potesse essere giunta al termine la mia stagione in prima linea e il dubbio di dover togliere il disturbo ho, oggi più che mai, l’obiettivo di mettere a disposizione di tutti voi la mia passione, la mia esperienza, la mia capacità, per dare un contributo volto a tratteggiare con l’ottimismo pieno, non quello dei disperati, un futuro migliore che sappia creare una società a misura d’uomo, specie qui, dove la politica degli ultimi anni, in città e nel Basso Molise, ha desertificato il territorio e le ambizioni”.

emanuelebracone@termolionline.it