venerdì 17 Gennaio 2025
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TERMOLI. La verifica parte sotto la neve. Gelo in maggioranza per la nota di critica alla Giunta

TERMOLI. Affollata ma non completa, la seduta di verifica della maggioranza di centrosinistra al comune di Termoli si è dipanata in due sessioni. Quella mattutina, avviata dalle dieci in sala giunta, complice una concomitante manifestazione nell’aula consiliare, ha visto costiparsi le decine di consiglieri, assessori e il sindaco Vincenzo Greco. Nemmeno il gelo e la neve di questo fine settimana d’ispirazione siberiana hanno fermato una procedura di revisione politico-programmatica che, dopo la sponda capitolina, avrebbe dovuto assumere i connotati di un confronto autentico, scevro da tatticismi. Novità della mattina la presentazione di un documento, una sorta di pagellone dell’amministrazione, che evidenzia con ampi stralci gli elementi di negatività della giunta. Una piattaforma critica sottoscritta in primis da Antonio Paparella, Michele Colella ed Ettore Fabrizio, successivamente anche da Franco Scurti e Laura Venittelli e, condivisa verbalmente da Simone Coscia e da un Luigi Leone incattivitosi al ritorno dalla spedizione gemellare tedesca per essere stato escluso dal programma d’interventi del convegno sulla raccolta differenziata. La sessione pomeridiana ricomincerà tra pochi minuti e, con ogni probabilità, il documento verrà sottoscritto anche da altre componenti. Uno dei dissidenti, ad esempio, Rocchia, stamani non c’era. emanuelebracone@termolionline.it

 

 

IL DOCUMENTO

In questo anno e mezzo di governo del centrosinistra della nostra città, sono state compiute scelte utili e qualificanti, necessari e coraggiose, unitamente a scelte sbagliate, di basso profilo e non condivise, che hanno compromesso la percezione positiva dell’azione amministrativa.
Per le scelte più importanti è mancato il coinvolgimento della cittadinanza nelle forme più utili a rendere effettiva la partecipazione alla vita politica della città e a rendere il più possibile condivisa e preventivamente conosciuta l’azione amministrativa ed i suoi effetti sulla vita quotidiana dei termolesi.

E’ il caso di alcune scelte di politica sociale non sufficienti a dare risposte ai nuovi bisogni di vita delle famiglie e degli anziani, dei diversamente abili e soprattutto dei bambini. Scelte peraltro non pensate anche per i cittadini del Basso Molise dimenticando, anziché esaltare il ruolo di capoluogo di vasta area che la nostra città svolge comunque, dimostrando più attenzione alla ‘gestione quotidiana’, anziché capacità e voglia di pensare al Basso Molise come un territorio unico, garantendo così migliore qualità della vita e maggiori opportunità occupazionali.

E’ il caso delle politiche della mobilità, con soluzioni utili come rotonde ed altre soluzioni qualificanti, insieme ad altre tardive come nel caso dell’interporto o non partecipate come le zone a traffico limitato.

E’ il caso delle politiche del territorio (cosiddetta Urbanistica) caratterizzata dalla determinazione a dire di no a ‘quasi’ tutte le proposte (in parecchi casi osteggiate con forza giustamente), dimenticando che esistono gli accordi di programma, la programmazione negoziata, in cui gli imprenditori, i privati non sono nemici ma soggetti che alla luce del sole investono integrando i pochi fondi pubblici per garantire servizi, infrastrutture anche immateriali, in cambio di possibilità maggiori di intervento, non ottenute dal Tar, ma da un percorso condiviso con l’amministrazione, partecipato dalla cittadinanza, con il contributo di fondi regionali, statali ed europei.

E’ il caso dei limitati investimenti finanziari e della carenza di significativa progettualità per Termoli città turistica tutto l’anno, per una nuova politica industriale coniugata alla filiera agro-alimentare e di riconversione eco-compatibile, capace di esaltare e non deprimere le potenzialità turistiche della nostra città.

E’ il caso della solo annunciata scommessa per (e) con le nuove tecnologie: Termoli può per dimensioni e per la dinamicità delle nuove generazioni candidarsi a laboratorio di città ‘in rete’ con tutti i benefici che ne conseguirebbero.

E’ il caso delle politiche per la gestione delle risorse umane, dove è emersa solo parzialmente la capacità di aggiornare ed esaltare le professionalità dei dipendenti comunali, dando il giusto e condiviso messaggio di un maggior rigore necessario per dare efficienza e più servizi ai cittadini.
Per sintesi ed evitando ulteriori e necessarie analisi sui singoli settori, come il commercio, i lavori pubblici, per noi non è più rinviabile un ripensamento del nostro percorso, che vogliamo continui fino alla scadenza naturale purché garantisca alla nostra città il salto di qualità che solo alcune scelte stanno consentendo e che altre stanno bloccando. 

La nostra città e le nuove generazioni vogliono correre e cogliere tutte le opportunità dal mondo dei servizi, dalla naturale vocazione turistica, dalla dinamicità del mondo del commercio, dalla realtà industriale ed artigianale per trovare un buon lavoro in una città ‘vasta’ come il territorio del Basso Molise, dove la qualità della vita e la forte tenuta sociale, lo rende appetibile per le nuove famiglie che devono essere al centro delle nostre politiche.

Per questo abbiamo chiesto, finora invano, ad un anno e mezzo dalle elezioni, una verifica vera, seria che porti ad un cambio di velocità e che renda compiute queste scelte in linea con le esigenze reclamate dalle nuove generazioni.

Non chiediamo posti in giunta, ma che in giunta ci sia posto solo per chi voglia sinceramente interpretare queste esigenze.

Tanto per chiarezza.