TERMOLI. Attimi di terrore in vicinanza di un bar di Villetta Barrea, un paesino al confine con il Molise Altissimo. La bufera imperversava e di neve ne era già caduta in abbondanza.
Tanta di quella neve e tempesta così forte da obbligare un esemplare di lupo ad avvicinare sempre più il piccolo centro montano, fino a spingersi alle porte del paese.
L’animale doveva essere davvero affamato, anche perché il manto nevoso e la copertura di qualsiasi traccia di animali da predare devono avergli reso impossibile ogni tentativo per portare a termine una caccia fruttuosa.
Gli animali da cortile tutti opportunamente governati e fatti riparare nelle stalle, insomma: il lupo doveva inventarsi qualcosa da mettere sotto i denti per sopravvivere.
Il suo fiuto, ma anche il suo temerario e proverbiale coraggio, lo hanno guidato fino in vicinanza di un bar dove, tra il terrore dei pochi presenti intenti a sorseggiare una birra durante una partitina a carte, ha fatto capolino sull’uscio spingendo il suo muso fino all’interno e percependo l’aroma inconfondibile di qualche cibo o salume.
Un panorama del paesino visitato dal lupo
Il barista non si è scomposto più di tanto. E’ riuscito a mantenere la calma intuendo che l’animale, forse, era più atterrito di lui e che era la fame a spingerlo a tanto. Ha preso un panino già imbottito dal ripiano del banco frigo e lo ha lanciato all’animale che lo ha azzannato lestamente, per scomparire nell’arco di pochi secondi e andare a mangiarlo altrove.
Un episodio che ricorda tanto quelli che venivano raccontati dagli anziani, allorquando si rinnovellava dei lunghi inverni di cinquanta, sessanta anni fa. Anni in cui non erano sporadici gli avvicinamenti di lupi affamati nei centri abitati.
Ma stando a ciò che lo stesso barista avrebbe dichiarato a seguito dello strano episodio, non sarebbe stata la prima volta. Molto probabilmente era stato lo stesso animale a presentarsi alla porta del suo esercizio solo due o tre inverni addietro.
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