LARINO. Bisognerà attendere 60 giorni per conoscere le conclusioni della perizia redatta dalla psichiatra incaricata dal gip del tribunale di Larino nell’ambito dell’inchiesta che vede indagati un 37enne di Campomarino e la sua compagna per presunti maltrattamenti e violenze sessuali a danno di minori.
Stamani il gip Roberto Veneziano ha accolto la richiesta del perito di prolungare i tempi per la conclusione delle indagini. Indagini partite esattamente un anno fa a seguito delle denunce presentate da alcuni testimoni che hanno riferito agli inquirenti di aver assistito ad agghiaccianti scene di violenza.
Le presunte vittime, i 7 figli dei due indagati. Bambini dai 2 ai 7 anni su cui l’uomo, si legge nell’ordinanza, avrebbe usato violenza picchiandoli in modo selvaggio sul balcone o per la strada.
I bambini, costretti dalla fame, avrebbero mangiato lumache crude nel giardino condominiale, bevuto acqua dalle pozzanghere e avrebbero perfino simulato atti sessuali durante i giochi. Gli stessi bambini che davanti agli inquirenti, nell’incidente probatorio, hanno negato di aver subito maltrattamenti.
Dopo un breve periodo di detenzione nel carcere teramano, l’uomo nei mesi scorsi è tornato in libertà per decorrenza dei termini e stamani era presente all’udienza insieme alla sua compagna e ai rispettivi legali Antonio Zio e Giuseppina Occhionero.
Per la difesa dell’indagato “si tratta di una triste storia di disagio familiare che non ha nulla a che vedere con fatti di violenza”. “A dimostrarlo”, sottolinea l’avvocato Antonio Zio, “sono i disegni realizzati dai quattro bambini, immagini in cui rappresentano la loro casa a colori”.
Nell’udienza preliminare, fissata al prossimo 26 marzo, la psichiatra dovrà comparire davanti al giudice che, a sua volta, dopo aver esaminato i risultati della perizia, si pronuncerà sulle sorti dei due indagati.
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