SAN MARTINO IN PENSILIS. Si è costituita a Ottawa, Capitale federale del Canada, l’Associazione Molisani di Ottawa, promossa da Paolo Siraco. La comunità dei molisani in Canada è una delle più grandi ed il 21 Ottobre scorso, a Villa Marconi è stato ufficializzato il progetto di recuperare le radici attraverso la promozione della cultura molisana.
Il legame con la propria regione è un sentimento sconosciuto a chi non ha fra il suo presente e la storia dei propri genitori la distanza enorme degli emigranti. Gli italiani ormai perfettamente integrati nella società e nella realtà economica canadese conservano dell’Italia non soltanto i ricordi, spesso acquisiti solo attraverso i racconti, ma l’esigenza di comprendere da dove provenga quella “spinta” in più che ovunque gli italiani hanno portato.
Bisogno di riscatto o semplicemente “italianità” che lì significa qualcosa di positivo, di prezioso; un valore aggiunto rispetto alle enormi opportunità concrete che un paese ricco e moderno come il Canada ha dato a ciascuno di loro. ‘“To bridge the gap through culture’,” è lo slogan che ha ispirato l’’associazione: ‘“Per colmare le lacune tra le generazioni promuovendo la cultura”’.
Gli ospiti con Giovanni Saracino e Paolo Siraco
All’’appuntamento inaugurale c’erano tutti i molisani di Ottawa ed hanno ricevuto il saluto del dottor Alajmo, in rappresentanza dell’Ambasciata italiana.
Tra gli ospiti, il Presidente della Federazione delle Associazioni Molisane del Quebec Tony Vespa e il Presidente della Federazione delle Associazioni Molisane del Canada, Paolo Farrace. Libri di autori molisani, opere d’arte, piatti tipici, vini e i disegni dei ragazzi del Centro Giovanile Formativo Italiano hanno costituito una sorta di grande archivio storico e culturale in real time: testi di collezioni private e della biblioteca di Villa Marconi, pubblicazioni del giornalista Ermanno La Riccia, sculture di Luigi Petti, i carboncini e gli schizzi di Alex Tirabasso, i quadri di Matilde Brunetti, di Franco Iafelice e di Edmondo Fatica. Esempi di un patrimonio intellettuale che è identità e forza degli italiani nel mondo.
Tra i fondatori, Jhon Saracino, manager nato a San Martino in Pensilis ed arrivato in Canada, come molti giovani sammartinesi alla fine degli anni 50. Un ‘self made man’ che, oltre ad una innegabile intelligenza, ha avuto la determinazione, il coraggio di partire e di costruire altrove ciò che in Italia, probabilmente, sognava già di poter fare. Con lui, nel comitato responsabile del programma: Giovanni Maiorino, Matteo Mancini, Giovanna Panico, Ugo Silvaroli, Anna Bevilacqua e lo stesso professor Paolo Siraco. Un grande evento che mette in campo intelligenze che l’Italia del dopoguerra aveva perso ma che non hanno mai rinunciato a tenere stretto nelle mani e nel cuore il filo ideale che li lega al Molise.
Un grazie particolare a Paolo Siraco ed ai giornalisti Enrico del Castello de L’Ora di Ottawa e Luciano Pradal de Il Postino per aver fornito le notizie sull’evento.
Caterina Sottile