TERMOLI. Un convegno scientifico per ricordare il fisico, Quintino De Notariis, ma anche per testimoniare il suo impegno professionale e politico. “Energia solare: soluzione ecologica o illusione”, rimbalza come un’immagine .
Un titolo provocatorio forse studiato a bella posta per far risaltare la sua estrazione di scienziato ‘nuclearista’ che, da sempre ha fondato le sue convinzioni circa una ‘fissione’ da utilizzare su scala sempre più vasta: nella produzione energetica come nelle sue svariate applicazioni nella medicina e nella chimica.
“Abbiamo inteso organizzare questo incontro – ha detto Domenico D’Arienzo, in veste di rappresentante del Circolo Politico Aspe di cui De Notariis era stato fondatore e a lungo presidente – per ricordare l’uomo, prima dello scienziato. Un ricordo doveroso che vuole tentare di affievolire lo sgomento per la sua perdita, ma anche il tentativo di riportare in luce con forza il pregio del suo percorso di dottrina scientifica”.
Il tavolo dei relatori all’interno della sala consiliare
La relazione tenuta dal docente di chimica presso l’Università di Modena, Franco Battaglia, fortemente attinente alla tematica del convegno di studi, si è incentrata soprattutto su ciò che l’intitolazione del convegno definiva quale illusione.
“Un’energia – ha affermato Battaglia riferendosi a quella solare – che risulta esosissima nella considerazione che con medesimi investimenti sarebbe possibile strutturare almeno sei reattori nucleari, capaci di soddisfare al trenta per cento l’intero fabbisogno energetico nazionale. Non è possibile – ha aggiunto – Franco Battaglia – seguitare a percorrere una strada così tortuosa e improduttiva.
Sembra di essere al cospetto di un padre di famiglia che per sfamare e suoi figli si affanni a riempire il frigo di casa con grandi quantità di caviale e molte casse di champagne”.
Il dibattito e le obiezioni, venute soprattutto da coloro che da sempre si sono dichiarati decisi oppositori del nucleare, hanno animato la discussione, prima della chiusura del lavori.
Al convegno di studi hanno partecipato anche i familiari dello scomparso.
Pi.Ere.