TERMOLI. Ieri, 22 gennaio 2008, alle ore 19.00, si è riunita la III Commissione Consiliare – Urbanistica e Gestione del Territorio, per discutere circa l’annullamento per auto-tutela di provvedimenti del Commissario ad Acta, a loro volta oggetto di un contenzioso tra la ditta IMA Srl e il Comune di Termoli, che per questo ha presentato ricorso in appello al Consiglio di Stato. A tale proposito, nell’ambito della Commissione, si è tenuta la prevista audizione delle parti (IMA Srl e Comune di Termoli).
Erano presenti i Consiglieri Comunali Ettore Silverio (DS – Presidente), Giuseppe Rocchia (Udeur – Componente), Ettore Fabrizio (Margherita – Componente), Vincenzo Aufiero (Udc – Componente), Fernanda De Guglielmo (Forza Italia – Componente), Pasquale Piccoli (Capogruppo DS), Giuseppe De Lena (Capogruppo Italia dei Valori), Luigi Leone (Capogruppo Gruppo Democratico), Antonio Giuditta (Capogruppo Udeur), Giuseppe Marino (Capogruppo SDI), Marco Cataldo (Capogruppo Rifondazione Comunista), Simone Coscia (Capogruppo Città dei Cittadini), Giulio Paglione (Consigliere DS), Laura Venittelli (Margherita – Presidente del Consiglio Comunale), Antonio Di Brino (Capogruppo Forza Italia), il Sindaco con delega all’Urbanistica Vincenzo Greco, il Vice Sindaco Filippo Monaco, l’Assessore ai Lavori Pubblici Mario Di Blasio, l’Assessore al Bilancio Antonio Morelli, l’Assessore alla Viabilità Francesco Caruso, il Dirigente all’Urbanistica Luigi Berchicci, i signori Nicola Fedele e Pardo Desiderio (titolari della ditta IMA Srl), gli avvocati Giuseppe Ruta e Michele Marone (difensori di IMA Srl), gli avvocati Lorenzo Derobertis e Vito Aurelio Pappalepore (difensori del Comune di Termoli).
Ha preso la parola il Sindaco Vincenzo Greco, il quale ha riassunto le motivazioni che hanno indotto il Comune ad assumere l’iniziativa di annullamento in autotutela dei provvedimenti del Commissario ad Acta della Regione Molise, illustrando anche la vicenda che ha portato al contenzioso con la ditta IMA Srl. Subito dopo, i membri della Commissione hanno visionato la planimetria delle aree lottizzate con la raffigurazione degli edifici realizzati e quelli ancora da realizzare.
A seguire, l’avvocato di IMA Giuseppe Ruta ha descritto la vicenda dal suo punto di vista, leggendo e commentando la sentenza del Tribunale del Riesame di Campobasso del 17 settembre 2007.
Il Sindaco, in risposta, ha commentato le altre sentenze emesse dal TAR Molise, ove si parla anche di provvedimenti di autotutela. L’avvocato Ruta, poi, ha ricordato un incontro avuto con l’Amministrazione Comunale nell’aprile 2007, durante il quale i legali della ditta IMA, nella discussione per la ricerca di una possibile soluzione concordata, avevano prospettato l’ipotesi di delocalizzazione di talune cubature ancora da realizzare su un’area di circa 7 mila metri quadri attigua alle aree interessate e di proprietà comunale, senza alcuna riduzione di cubatura, come invece pretendeva e pretende l’Amministrazione Comunale.
È stata poi la volta dell’avvocato Lorenzo Derobertis (difensore del Comune), il quale ha ribadito la correttezza dell’operato del Dirigente comunale all’Urbanistica e ha riassunto l’iter degli atti e dei fatti che hanno portato al sequestro dei cantieri IMA (a cui l’Amministrazione Comunale di Termoli è totalmente estranea, giacché fatta su iniziativa della Procura di Larino previa conferma del Giudice per le Indagini Preliminari), ribadendo la necessità di reperire, all’interno dell’area oggetto della lottizzazione, le aree deputate a standard urbanistici da cedere al Comune per le urbanizzazioni secondarie. L’avvocato Derobertis ha ribadito, inoltre, la necessità che tali aree non partecipino al computo della volumetria da realizzare sulle aree oggetto della lottizzazione, per cui “le aree degli standard andavano reperite all’interno delle tre lottizzazioni IMA, e non all’esterno, così come sancito dai principi generali in materia urbanistica”. A Termoli, infatti, il pianificatore aveva individuato le aree da cedere nell’ambito di ciascun comprensorio in cui è ripartito il territorio comunale. “Di tutte le lottizzazioni termolesi – ha detto Derobertis – solo quelle relative alle ditte IMA, AZUR e Agnusdei si trovano nelle condizioni di aree cedute all’esterno dei comprensori, giacché gli altri 13 casi di cui ha parlato l’avvocato Giuseppe Ruta rientrano nel modo ordinario di sviluppo dei comparti edificatori, come previsto dal vigente PRG di Termoli”. Derobertis ha concluso spiegando come, “al di là delle posizioni delle parti, il Consiglio Comunale sia la sede opportuna per decidere in merito”.
Il Sindaco, successivamente, ha letto una petizione firmata da alcuni cittadini residenti ai margini dei nuovi quartieri IMA, i quali hanno diffidato formalmente il Sindaco “a far uso di tutto quanto la Legge consente per impedire la prosecuzione dello scempio in atto nella lottizzazione”, ricordando le petizioni da loro stesse presentate nel 2001 agli Amministratori di allora. Tra l’altro, nella petizione, firmata da oltre 20 famiglie residenti in Via Genova, si legge: “Noi residenti del quartiere Airino-Porticone ci rifiutiamo ancora oggi di accettare la mancata garanzia al nostro diritto di vivibilità e al fatto che le aree standard per le opere di urbanizzazione secondaria previste all’interno della lottizzazione siano state cedute a migliaia di metri di distanza”.
I Consiglieri di opposizione hanno quindi deciso di abbandonare la seduta, “ritenendo di aver raggiunto l’obiettivo di far incontrare le parti per ritrovare un accordo”. Il Consigliere Vincenzo Aufiero, a nome dell’opposizione, ha dichiarato quanto segue: “Riteniamo che il nostro ruolo non sia quello di valutare in questa sede eventuali proposte, che dovranno invece essere poste all’Amministrazione, e poi valutate nelle sedi opportune”.
Gli avvocati di IMA Ruta e Marone, a chiarimento di quanto finora esposto, hanno infine consegnato alla Commissione alcune osservazioni relative alla ricostruzione dell’iter, nonché copie degli atti giuridici, delle memorie e delle sentenze riguardanti la vicenda.
Il Presidente Ettore Silverio, al termine dell’audizione, ha invitato la ditta IMA Srl a trasmettere l’ipotesi di proposta all’Amministrazione Comunale quale contributo possibile per la vertenza in atto. Silverio ha concluso “prendendo atto del dialogo che si è aperto tra le parti e della disponibilità, da parte di IMA Srl, di raggiungere una soluzione concordata”, rimandando al Settore Urbanistica la valutazione tecnica della eventuale soluzione. Il Presidente, inoltre, ha rimandato all’Ufficio Legale del Comune la richiesta di parere all’Avvocatura dello Stato proposta dal Consigliere Ettore Fabrizio.
Non essendovi null’altro da discutere, la seduta è stata sciolta alle ore 22.00.