sabato 18 Gennaio 2025
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TERMOLI. Nell’indifferenza dell’amministrazione comunale Fare Verde ha ripulito l’arenile di Rio Vivo

TERMOLI. Si è svolta con successo, ieri mattina, la sedicesima edizione dell’iniziativa “Il Mare d’Inverno” organizzata dall’associazione Fare Verde sul litorale termolese di Rio Vivo, che ha visto decine di volontari impegnati nella raccolta di rifiuti abbandonati sulla spiaggia.

Nella consueta classifica dei rifiuti raccolti, spicca ancora tra tutti, la plastica in tutte le sue forme: bottiglie e contenitori in particolare, ma anche imballaggi ed oggetti usa e getta di ogni genere; un vero flagello per le nostre spiagge invase da tutto ciò che viene abbandonato indiscriminatamente o che il mare restituisce al mittente dopo le mareggiate.

Un problema, quello dei contenitori per i liquidi, che dimostra come, nonostante le vergognose emergenze rifiuti che da anni si verificano in Italia,  non ci sia stata ancora nessuna azione seria per limitare la produzione a monte dei rifiuti, ad esempio attraverso l’utilizzo di prodotti con contenitori a rendere, con cauzione o riutilizzabili che, oltre a ridurre lo spreco delle risorse naturali e la produzione dei rifiuti in genere, ridurrebbe drasticamente l’abbandono delle famigerate bottiglie di plastica che sono presenti in quantità enormi sui nostri litorali a causa della “cattiva abitudine” di molti di scambiare l’ambiente come una grande pattumiera.  

Ma oltre alle ormai onnipresenti bottiglie in plastica, anche quest’anno abbiamo riscontrato la presenza crescente delle salviettine umidificate, spesso gettate via come carta igienica e che invece risultano ben più resistenti e durevoli; ormai definitiva invece la totale assenza dei bastoncini di plastica “cottonfioc”, da anni banditi dalla vendita proprio grazie all’impegno di Fare Verde.

Oltre cinquanta i sacchi di rifiuti raccolti, suddivisi tra plastica, vetro  e raccolta indifferenziata, oltre ai più disparati materiali ingombranti come copertoni e materassi, mobili e pezzi di imbarcazioni, calcinacci ed il pericoloso Eternit, batterie, fusti e bidoni di solventi chimici e chi più ne ha più ne metta, il tutto abbandonato sulla spiaggia di Rio Vivo che, come riscontriamo ormai da oltre un decennio, lontano dalla stagione balneare e quindi dagli interessi dei turisti, appare come una vera e propria discarica, segno evidente anche di uno scarso interesse alla tutela ed al controllo di questo importante tratto di litorale da parte degli amministratori che anche quest’anno, nonostante gli inviti, hanno disertato l’appuntamento.

Da segnalare purtroppo anche la mancata fornitura, nonostante i positivi accordi precedentemente intercorsi con il Comune, dei 50 sacchi per la corretta raccolta dei rifiuti, richiesti da Fare Verde a titolo di collaborazione. Un piccolo episodio che però la dice lunga sul grado di attenzione che gli enti preposti hanno nei confronti della tutela ambientale. Identico “Bidone” anche lo scorso anno, per la medesima iniziativa.

Ed è proprio in questi giorni in cui il dramma dei rifiuti è emerso in tutta la sua gravità che bisogna  prendere atto della totale insostenibilità ambientale della nostra società consumistica, invertendo radicalmente lo stile di vita eccessivamente “sprecone” a cui siamo abituati.

Fare Verde torna infine a ribadire l’importanza di un corretto ciclo di gestione dei rifiuti attraverso la raccolta differenziata sia delle materie riutilizzabili, sia della frazione organica, preziosa risorsa da cui si può ottenere energia davvero pulita (altro che termovalorizzatori!!) oltre che fertilissimo compost da riutilizzare come concimante in agricoltura. 

A tal proposito, nel rimarcare che il Molise è l’ultima regione italiana nella classifica della raccolta differenziata, torniamo a chiedere l’avvio serio in regione della raccolta con il metodo del “porta a porta”, unico sistema veramente efficace, come dimostrato nelle città più “virtuose” dove questo sistema è ormai avviato da anni con risultati eccellenti.