sabato 18 Gennaio 2025
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CASO MUSCATELLI. Resta a Termoli il capitano dei Carabinieri. Il Tar ne ha sospeso il trasferimento

TERMOLI. Non andrà al magazzino militare del Comando Provinciale di Livorno: per il momento il capitano dei Carabinieri, Fabio Muscatelli, resta nella città adriatica.

A deciderlo un provvedimentovuota urgente di ‘sospensiva’, emesso dal presidente del Tribunale Amministrativo del Molise cui l’ufficiale si era rivolto dopo aver ricevuto l’ordine di lasciare la guida della Compagnia di Via Martiri della Resistenza.

L’organo giurisdizionale, senza neppure di discutere la legittimità di quanto disposto dal dal Comando Generale dell’Arma ha ritenuto di sospenderlo, in attesa della prossima riunione del collegio giudicante, previsto per il 20 febbraio, data i cui sarà discusso il ricorso promosso dal giovane ufficiale contro il suo allontanamento per presunta ‘incompatibilità ambientale’.

Il capitano dei Carabinieri Fabio Muscatelli

Sempre secondo la sospensiva emanata dal Tar Molise,  il trasferimento del capitano, Fabio Muscatelli, non risulterebbe ‘motivato’, ragione per la quale un ritardo nella decisione da parte dell’organo adito avrebbe potuto arrecare gravi danni all’ufficiale, oltre che allo svolgimento di tutte le indagini in corso.  

La decisione di sospendere il suo trasferimento, da più parti considerata come una vera e propria  ‘rimozione’, non  potrà che incentivare l’inchiesta aperta dal procuratore della Repubblica di Larino, Nicola Magrone, più che mai proteso a dimostrare che la richiesta di allontanamento da Termoli e dal Molise di uno dei suoi più stretti collaboratori, per relegarlo a compiti non più investigativi, possa suonare come una punizione per l’ufficiale che negli ultimi anni aveva condotto e portato a termine l’indagine contro il presunto giro di corruzione che avrebbe visto legati gli ambienti della Politica con quelli della Sanità bassomolisana.

Pietro Eremita