TERMOLI. Si sciopera da oggi a martedì prossimo all’Irce Cavi di Guglionesi per il mancato rinnovo del premio di partecipazione. Il premio è scaduto da 14 mesi e la Direzione Aziendale si ostina ad anteporre alla discussione di esso problemi di organizzazione aziendale.
A denunciare sia la forma di protesta che la situazione di disagio sono state le rsu di Cgil, Cisl e Uil, Nicola Bellocchio, Domenico Tatta, Michele Vitale e Salvatore D’Alfonso.
“Consci dell’importanza dei problemi organizzativi abbiamo informato l’azienda che saremo disponibili a discuterli dopo il rinnovo del premio. La nostra indisponibilità passa attraverso una forte critica sul metodo utilizzato dall’Azienda che pretende di discutere di problemi di organizzazione del lavoro senza produrre livelli di efficienza delle macchine superiori a quelle attuali, cosa che stiamo chiedendo da anni.
Non siamo disponibili a fare discorsi monchi dove si vogliono raggiungere livelli efficienza produttiva lavorando solo sull’apporto di muscoli e non di testa; possiamo e dobbiamo mettere in campo una discussione seria che porterà a regolamentare la materia nella maniera più conveniente ed efficiente possibile per entrambe le parti.
Il 31 gennaio abbiamo anticipato all’Azienda la protesta in atto specificando che avremmo sospeso quest’ultima se ci avessero convocato entro la data di inizio di essa.
L’Irce Cavi si e’ sentita in dovere di non convocare nessuno! E’ un bell’esempio di azienda che cura le relazioni sindacali!
Metteremo in campo ulteriori iniziative di lotta se l’azienda non ci convoca in tempi strettissimi; le ulteriori successive proteste a quella già proclamata, ci vedranno presidiare i cancelli dello stabilimento perché gli operai non ce la fanno più e sono esasperati dal dover vivere con soli 14.000 euro all’anno!
L’indisponibilità a discutere dell’azienda è un atto intollerabile perché c’è lavoro in abbondanza e c’è produzione di utili tutti gli anni. Il premio di partecipazione è stato chiuso da diversi mesi negli altri siti, ma a Guglionesi no. Qui siamo lavoratori di serie B!
Continueremo a protestare finché l’azienda non si siederà ad un tavolo a discutere con noi! E’ chiedere troppo?
