TERMOLI. L’esito del voto sulla proposta di annullamento per auto-tutela dei provvedimenti del commissario ad acta di approvazione dei piani di lottizzazione “Porticone”, Isola A e Isola B – della Ima srl – passati in giudicato secondo l’amministrazione comunale adriatica evidenzia una ristretta maggioranza, configuratasi in aula come tale solo per l’assenza degli altri consiglieri.
Tredici il numero ricorrente dell’ultima, duplice e ingarbugliata, seduta di assise civica, tanti i voti assommati pro e contro la sfiducia del presidente del consiglio Laura Venittelli e altrettanti quelli incamerati stamani in una seconda convocazione lampo.
Rispetto al corpo assembleare presente ieri, dalle 10, questa l’ora in cui è stata fatta suonare la campanella, mancavano l’intera opposizione e ben sei diciottesimi del centrosinistra (Paparella, Fabrizio, Colella, Rocchia, Scurti e Giuditta).
Sciolta l’ulteriore riserva regolamentare, quella che il centrodestra ha paventato dopo l’invalidazione del voto della tarda serata di ieri e letta la proposta di delibera, l’appello nominale ha scandito i passaggi di questo voto che il sindaco considera decisivo per le sorti della città.
