giovedì 16 Gennaio 2025
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SFIDUCIA ALLA VENITTELLI, IL CENTRODESTRA INCASTRA LA MAGGIORANZA E RINVIA IL VOTO ABBINANDOLO ALL’IMA

TERMOLI. Come prima, più di prima….insieme all’Ima. Ci permettiamo una digressione scherzosa nel rendere cronaca di quanto accaduto stamani in consiglio comunale. Due levatacce consecutive, soprattutto per chi scrive, e nulla o quasi da mandare ai posteri. Colpa esclusiva e integrale di una maggioranza che, ancora una volta, è stata incapace di venire ad affrontare a petto in fuori la discussione dell’istanza di revoca del presidente del consiglio comunale Laura Venittelli. 

 

 

 

 

 

 

 

 

Nonostante giorni febbrili di consultazioni, incontri e tentati accordi abbiano sancito, quanto meno, il sostegno (condizionato?) del centrosinistra all’esponente del Partito democratico, presentatasi all’appuntamento con le dimissioni in mano al sindaco Greco, come hanno confermato sia dal partito che alcuni colleghi consiglieri che hanno assistito al gesto, in barba a smentite fasulle divulgate da alcuni organi d’informazione a margine della seduta di ieri, su come salvare dalla gogna la Venittelli si è avuto una dicotomia interpretativa, più domenica che stamani, a dire il vero.

La seconda e formale convocazione dell’assise civica, infatti, era notorio rappresentasse solo un atto dovuto e non sostanziale, tuttavia, dinanzi all’ipotesi concreta di decadenza della proposta illustrata dal primo firmatario Antonio Di Brino non più tardi di 24 ore fa, il centrodestra ha evitato il trappolone messo in scena dalla maggioranza e l’ha incaprettata, obbligando, salvo clamorose retromarce dell’ultimo minuto, a discuterla domani sera e prima della richiesta di annullamento in auto-tutela della lottizzazione Ima in contrada Porticone.

 

 

 

 

 

 

 

 

Mossa e contromossa maturate nel giro di appena qualche minuto oggi, dalle 9.30 in poi, con seduti sugli scranni istituzionali undici -dodicesimi della minoranza (eccezion fatta per Agostino De Fenza, fuori regione) e cinque alfieri dell’amministrazione Greco: Franco Scurti, Pino Marino, Antonio Giuditta, Ettore Silverio e Peppino De Lena.

Prima che la discussione ricominciasse, a salvare capra e cavoli è stato – su mandato dell’intera opposizione presente – il consigliere Udc Giuseppe Spezzano, che ha chiesto un rinvio tecnico, in quanto i quindici rappresentanti istituzionali in aula – nel frattempo era uscito Oreste Campopiano, non avrebbero potuto garantire quella soglia prevista dai termini regolamentari per poter sfiduciare il presidente del consiglio.

Rinvio accordato e il conducator pro tempore Cocomazzi ha finemente cesellato questo piccolo capolavoro di astuzia, che ha disorientato i centrosinistri, ponendola in discussione già da domani sera, nella stessa seduta dedicata alla Ima, nonostante le riserve espresse dal segretario generale Donato Petrosino, consegnando la patata bollente nella metà campo della maggioranza e tra le mani della stessa Venittelli, a cui toccherebbe l’ardire di decidere diversamente su di un argomento che la riguarda molto da vicino.

Ovvio, che a fine seduta i volti dei componenti di minoranza fossero raggianti.

emanuelebracone@termolionline.it