TERMOLI. Scoperta in mattinata, dopo un accurato restauro, la targa marmorea posizionata sulla cantonata all’incrocio tra il Corso Nazionale e la via XX Settembre della città adriatica-
Si tratta di una vecchia iscrizione muraria andata deteriorata nel tempo, che il comune di Termoli aveva posizionato nel lontano 1926, a testimonianza della donazione dell’area urbana oggi denominata ‘Piazza Vittorio Veneto’, e donata alla municipalità adriatica dalle famiglie benemerite che ne erano proprietarie: i “Norante di Santa Cristina” e i “Graziani”.
La lapide così come riportata in luce dal marmista Pensato
Il restauro della lapide e del suo e del suo epitaffio in bassorilievo, voluta dalla locale sezione dell’Archeoclub ‘Federico II’ e promosso dall’architetto., Franco Tamburini, è stato eseguito dal marmista, Vittorio Pensato.
In essa e nella parte alta, oltre all’iscrizione commemorativa, campeggia l’antica effige del Comune di Termoli, notevolmente diversa da quella attuale.
Alla cerimonia erano presenti rappresentanze dell’amministrazione civica; della famiglia Graziani, oltre allo stesso tamburini e al presidente della sezione termolese dell’archeoclub, Franco Cataldo.
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