TERMOLI. Piccolo, utile, tecnologico, oppure solamente funzionale?
Sono domande che ci poniamo quando stiamo per acquistare un nuovo cellulare. Il telefonino, rappresenta uno strumento tecnologico di crescente utilizzo.
Si può parlare di una vera e propria “cellulare-mania” visto che negli ultimi 10 anni la sua diffusione è stata notevole; disponibili in commercio ci sono dei modelli, con svariati servizi in dotazione, per tutte le esigenze e per tutte le tasche.
Questa richiesta ha fatto aumentare anche il numero dei negozi di telefonia nella nostra città, basti pensare che in una famiglia media, di 4 persone, ci potrebbero essere addirittura 10 cellulari, considerando che ogni componente per varie esigenze potrebbe averne due.
A non troppi anni fa, risale la nascita dei primi cellulari, assolutamente una novità, sebbene fossero molto più grandi, meno sofisticati e meno carini rispetto a quelli attualmente nelle vetrine dei negozi, che ci fanno sembrare lontani i tempi di quei cellulari che non avevano neanche la funzione sms.
Quasi ci verrebbe da dire “ma come si faceva?” Molte persone, tra cui gli anziani si stupiscono di tutte le funzioni che può avere un telefono, e si sente spesso dire “ma non dovrebbe servire solo per telefonare?”
Per questo motivo, abbiamo condotto un piccolo sondaggio sull’uso che noi facciamo del nostro cellulare e di come ci abbia cambiato la vita o per lo meno influenzati. Parlavamo degli anziani, perché ci è risultato che siano l’unica categoria parzialmente “sopravvissuta” al cellulare, a qualcuno di loro è stato regalato dai figli premurosi, così da rintracciarli ovunque, ma raramente sembra essere partita da loro l’intenzione di acquistarne uno.
Categoria opposta, è quella dei giovanissimi, gli studenti tra i 15 e i 20 anni, preferiscono quelli tecnologici, magari associati alla firma di un famoso stilista, possiedono anche 2 schede telefoniche, con diversi piani tariffari per comunicare sempre di più, spendendo meno, con gli amici. Tra di loro c’è l’abitudine di personalizzarli con le suonerie di canzoni famose, ed una funzione ritenuta fondamentale è la fotocamera ed una eccellente memoria per gli “mms e sms”.
Tra gli studenti, nessuno ci ha detto di tenere spento il telefonino durante le lezioni, si certo, usano la funzione silenziosa, ma se capita, non rinunciano a scrivere sms ai loro amici della classe vicina o di un’altra scuola.
Ad alcuni di loro, accade a volte di svegliarsi nel cuore della notte, per rispondere ad un messaggino e sono soliti tenerlo sempre vicino a loro, anche a tavola durante i pasti e capita anche di fissarlo con lo sguardo, in quei giorni in cui non si riceve neanche un sms o uno squillo. Indipendentemente dall’età molte delle persone intervistate, dicono di non spegnerlo la notte, o per abitudine o per dimenticanza. I ragazzi, sono quelli a cui piacerebbe cambiarlo più spesso, così alla prima occasione se ne fanno regalare uno nuovo se si può. I più adulti, ci hanno detto di avere un solo cellulare, e solo alcuni ne hanno un secondo, per esigenze lavorative non per loro scelta.
La maggior parte di loro, lo vogliono funzionale, pratico, con funzioni base per chiamate e sms, questi ultimi ritenuti utilissimi da tutti, indipendentemente dall’età e magari anche una buona fotocamera. C’è chi lo utilizza per vedere un film durante un lungo viaggio in treno, per leggere le e-mail quando ci si trova fuori di casa.. Un altro importante dato emerso è che gli sms, sono ritenuti molto utili e piacevoli da tutti noi, c’è chi ne manda pochi, chi comunica quasi esclusivamente con un messaggino, per alcuni è un modo di prendere le distanze da qualcuno o qualcosa, non correndo il rischio di essere troppo invadenti, oppure per i ragazzi è una possibilità di dire cose che verbalmente non si riuscirebbe ad esprimere.
Dal momento che capita di fare anche mini conversazioni tramite sms, si è sviluppato un linguaggio sintetico, fatto di abbreviazioni e disegni, spesso difficili da decifrare per gli adulti. Una ragazza ci dice: “durante la giornata fa piacere sapere che qualcuno ti pensa mandandoti un sms, sono quasi una compagnia e poi si possono leggere quando vuoi”.
Una delle domande che abbiamo posto, è stata quella di ripensare al passato, quando non si faceva largo uso dei cellulari oppure non ancora c’erano, ed è emerso che solo una piccolissima parte di loro ne farebbe a meno, oppure riuscirebbe a trascorrere una giornata senza dare uno sguardo al telefonino.
Pertanto, nonostante sia a volte fonte di stress, sentirlo squillare continuamente, sapere di essere troppo spesso a disposizione, per molti è un oggetto insostituibile, dal momento che per parecchi di noi sarebbe un bel problema uscire di casa la mattina e accorgersi di averlo dimenticato a casa.
Quindi come vediamo ci siamo talmente abituati, che saremmo in grosse difficoltà a non averlo. Tutti questi elementi, possono essere letti anche come un atteggiamento affettivo nei confronti del nostro telefonino, che si nota soprattutto nella difficoltà che si ha ad allontanarsi da esso anche per poco tempo, dalla paura di smarrirlo, non tanto per il costo quanto per il legame affettivo e per i ricordi ad esso connessi. Probabilmente, non ci rendiamo neanche conto di come siamo legati ad esso, siamo ormai talmente abituati, che diamo per scontata la sua esistenza.
Ha sicuramente avuto un impatto positivo su di noi, ma in alcuni casi sembra essere quasi una dipendenza, in particolare quando la comunicazione tramite il cellulare sembra essere l’unico modo di mettersi in relazione, col rischio di perdere il piacere di incontrarsi di persona anche solo per fissare un appuntamento.
Donatella Berardi