giovedì 23 Gennaio 2025
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US TERMOLI Dopo la sconfitta immeritata di domenica bisogna solo rimboccarsi le maniche e pensare ai play off.

di Antonio Lanzone
Il Termoli chiude col batticuore. Per un’ora prende a pallate la sua bestia nera, ci gioca come il gatto col topo, la chiude nell’angolo, la tramortisce, ma non riesce a mandarla al tappeto. E nel finale si ritrova col fiatone, quasi incredula di aver perso una partita contro un avversario dominato per lunga parte del match. Il sospiro di sollievo è dunque legittimo, troppo importante la posta in palio in una domenica che poteva ripristinare l’enorme svantaggio di sei punti, che invece ora si è portato a nove perché il Trivento ha vinto e manca solo la matematica per darle lo scudetto del campionato di eccellenza. Il Termoli visto all’opera oggi al “cannarsa” manda comunque segnali incoraggianti: ha qualità superiori alla media, su un terreno appena sufficiente regala scampoli di gioco spettacolare. In qualche frangente si ferma a specchiarsi per quanto è bella e sono quelli i momenti in cui rischia di regalare ancora  qualcosa agli avversari, oltre al gol nei minuti iniziali dato un grosso errore difensivo. Il Trivento rievoca brutti ricordi, non ultima la sconfitta di due anni fa con il Petacciato. Il peggior avversario che poteva capitare. Carannate è un assatanato, ordina ai suoi di non giocare di fioretto. La linea difensiva Triventina, dopo essere passata in vantaggio,  sembra ancor di più una vecchia bottega di fabbri, si picchia duro e senza troppi pudori. L’arbitro Fiore di Barletta coadiuvato dai sigg. Cordeschi di Isernia e Petrillo di Campobasso ci mettono del loro: dirigono con un metro del tutto personale, in maniera senz’altro censurabile.
Dopo l’errore iniziale e il gol del Trivento preso a freddo l’impressione di tutti  è che in quel momento la squadra giallorossa abbandonasse la nave e si mettesse in balia della squadra ospite. Così non è stato il Termoli mette sotto la capolista e in più di un’occasione sfiora il pareggio, gli ingranaggi della squadra di mister Boragine si muovono in sincrono, il gioco è fluido e piacevole. E’ il Trivento che appare subito in balia della squadra giallorossa, si piazza in difesa e non mette mai il naso fuori dall’uscio: in alcuni frangenti sembra addirittura che aspetti l’inevitabile epilogo. Il Termoli non si fa pregare, ha spazi a sufficienza, la personalità è quella di una squadra che non ci stà proprio a perdere ma la palla non vuole entrare e quando al 50° va dentro è l’arbitro ad annullare per un presunto fallo in area di Lizza.
Alla fine una sconfitta immeritata e forse anche il pareggio poteva andare stretto ai termolesi, ma il calcio è bello anche e soprattutto per questo che a volte premia anche chi non merita e questa volta a premiato il Trivento che veleggia indisturbato verso la vittoria del campionato perché ora i punti di distacco sono nove e le partite che restano da giocare sono quattro

TERMOLI:
Antenucci, Zeno, Napoletano (46’ Di Biase), D’Onofrio, Mennella, Lapiccirella (68’ Ragone), Spadaccino, Stellato (83’ Antic), Panico, Pazienza, Lizza
All. Boragine

ATLETICO TRIVENTO:
Pane, Postillo, Incitti, Corradino, Barbato, Razzini (46’ Alfieri), Nilson (80’ Boscia), Ciafardini, Buonanno (64’ D’Antò), Iaboni, Guglielmi
All. Carannante

Arbitro: Fiore di Barletta
Assistenti : Cordeschi IS- Petrillo CB
Marcatore: 6’ Guglielmi

Risultati della 26° giornata
Monti Dauni-SGM Basso Molise 0-0
Colletorto-Isernia 1-1
Sesto Campano-Montenero 2-1
Termoli-Trivento 0-1
Roccaravindola-Rufrae 0-2
Petacciato-Guglionesi 2-1
Capriatese-Frosolone 2-0
Cbasso 1919-F. Larino 1-3

CLASSIFICA
Trivento 64
Termoli 55
Rufrae 50
SGM Basso Molise 47
Capriatese 44
Montenero  42*
Guglionesi 38
Cbasso 1919 33
Petacciato 29
Monti Dauni 29
Sesto Campano 28
F. Larino 28
Colletorto 24
Roccaravindola 20
Frosolone 17
Isernia  17

*Penalizzata di 10 punti