TERMOLI. Mentre seguitano ad aumentare le proteste per l’enesimo incidente, sono decisamente migliorate le condizioni di M.L.F., il giovane ventiquatrenne rimasto coinvolto, giovedì pomeriggio, in una carambola d’auto all’altezza dell’ormai tristemente noto incrocio semaforico di Via Pertini della città adriatica.
Secondo una valutazione più approfondita circa la dinamica del sinistro, effettuata dagli organi inquirenti a conclusione dei rilievi, pare sussisterebbero concause ben pecise alla base dell’incidente che, solo per buona sorte non ha avuto conseguenze più gravi.
Sembra, infatti, che la velocità dell’autobus di linea proveniente da San Giacomo degli Schiavoni, sempre in forza dei rilievi ‘fotoplanimetrici’ effettuati subito dopo la carambola, sarebbe risultata ben al di sopra dei limiti consentiti lungo quel tratto di strada; e che al di la del diritto di precedenza che, nella specifica circostaza, sarebbe spettato al mezzo adibito al trasporto pubblico delle persone, il giovane conducente della berlina Mercedes, pare, avesse comunque attraversato quasi per intero l’incrocio semaforico.
Saranno, comunque, gli accertatori a pronunciare l’ultima parola dopo l’esatta verifica dei fatti.
Resta l’indignazione per un incidente che, come tanti altri negli ultimi tempi, sembr dettato più che da fattori contingenti, dal prungato, mancato funzionmento del semforo, spentp da ormai troppi mesi in attesa che qualcuno possa mettere definitivamente mano alla difficile situazione.
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