TERMOLI. I sindaci dei comuni molisani che aderiscono al progetto di Eurodistretto del Basso Adriatico lanciano all’opinione pubblica un chiaro messaggio: internazionalizzare le nostre imprese andando ad ammodernare il sistema istituzionale e imprenditoriale delle realtà transfrontaliere sfruttando i processi di integrazione socio-economica che l’Europa favorisce in cambio di una decisa svolta verso la stabilità politica di quelle aree.
In soldini, viste le esigue finanze a disposizione in questa prima fase di avvio del progetto di cooperazione tra le due sponde, è questo il senso dell’iniziativa partorita nello scorso fine settimana sulla costa termolese e presentato ufficialmente stamani nel corso di una conferenza stampa, ospitata dalla sala riunioni del consorzio industriale Valle del Biferno, alla quale hanno preso parte, tra gli altri, il presidente uscente dell’Unione dei Comuni Cloridano Bellocchio, quello che vi subentrerà, già dalla prossima settimana, Antonio Galasso – sancendo la staffetta tra i primi cittadini di Guglionesi e San Giacomo degli Schiavoni – Anita Di Giuseppe, Luigi Mascio, Giancarlo Moccia e Francesco Di Falco, per conto dell’amministrazione provinciale di Campobasso. L’organismo distrettuale sorto nell’ambito dell’Euroregione adriatica decollerà al pieno della propria operatività già da mercoledì prossimo, giorno in cui il neo presidente Catovic ha convocato il primo esecutivo.
Quattro i punti essenziali che verranno affrontati: piano di comunicazione istituzionale, piano strategico territoriale, fondo di funzionamento del Sae e l’individuazione della sede, degli uffici di rappresentanza e della struttura organizzativa. Grandi speranze da parte dei paesi del Montenegro e delle altre realtà balcaniche che aderiranno al progetto, altrettanta potenzialità per le aziende bassomolisane di esportare in convenzione il proprio know-how.
