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mercoledì 12 Novembre 2025
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CAMPOMARINO. Iniziata la tre giorni di riflessione indetta dal movimento ‘I Focolari’

CAMPOMARINO. Iniziata nel centro rivierasco basso molisano, alla presenza dell’arcivescovo metropolita di Campobasso, Padre Giancarlo Maria Bregantini, ‘la tre giorni’. Promossa dal ‘Movimento dei Focolari’, il raduno a carattere nazionale ha visto l’arrivo in città di circa ottocento aderenti di Abruzzo e Molise, nel ricordo di Chiara Lubich, scomparsa lo scorso 14 marzo.

La stessa Lubich era stata fondatrice del movimento, a Trento, nel lontano 1943. Da quell’anno i ‘focolarini’ si sono impegnati in un costate dialogo con la Chiesa e nella esaltazione della famiglia, quale strumento di essenziale per a costruzione della fratellanza universale.
Il focolare domestico, appunto, ha dato ancora una volta lo spunto per il confronto e le riflessioni che terranno banco anche nei prossimi giorni, su un tema quanto mai attinente: ‘L’amore fa Casa’, unito al valore esistenziale della fede.

L’arcivescovo Bregantini dispensa la Comunione

Un contesto complessivo tradottosi nella cosiddetta ‘Mariopoli’ di Abruzzo e Molise, che ha trasformato la splendida chiesa di ‘Santa Maria a Mare’, in una sommessa sala convegni, dove alla preghiera sono stati affiancati: riflessione e dialogo.
Testimonianze toccanti; racconti di vita difficile e situazioni problematiche, hanno fatto da sfondo, ma anche trovato sostegno e conforto nella parola evangelica di Pietro, rinnovellata e perpetuata da ‘Padre Giancarlo’: “Affida il tuo affanno alla fede”.

I ‘Focolarini’ ascoltano la parola di Padre Giancarlo

“Testimonianze e momenti di prova – ha detto il vescovo metropolita di Campobasso -Bojano – dove Dio opera sempre: parole e fatti intimamente connessi”. Non può esserci lacrima senza conforto; dolore senza sollievo – ha aggiunto Bregantini – quando ci si affida alla fede. La trama e l’ordito (un immagine sovente richiamata dal presule venuto dalla Locride, ndr.), in un disegno complessivo che punta alla creazione e alla crescita di un tessuto sociale e religioso che deve allargarsi e permeare l’intera umanità”.

L’arcivescovo di Campobasso spezza l’ostia consacrata

Tornando all’opera e all’intuizione di Chiara Lubich, la stessa scomparsa fondatrice del movimento, sosteneva ed esortava in uno dei suoi ultimi scritti: “Se oggi dovessi lasciare questa terra e mi si chiedesse una parola, come ultima che dice il nostro ideale vi direi, sicura di essere capita ne senso più compiuto: siate una famiglia!”.
Intenso, infatti, in tutti gli anni di azione diffusa in ogni angolo del pianeta il desiderio della Lubich e del suo movimento di guardare, non solo al dialogo con la Chiesa, ma anche con le altre confessioni religiose, anche sulla scorta del grande impulso innovatore portato innanzi dal pontefice Giovanni Paolo II.

Una veduta della vasta platea nella chiesa di ‘S.Maria a Mare’

“E’ un’azione che va attuata quotidianamente quella della ecumenizzazione – ha aggiunto monsignor Bregantini (anch’egli di Trento e anch’egli aderente ai ‘Focolarini’) – nella vicinanza con il prossimo; nella comprensione e nella valorizzazione delle diversità; nella ricerca del bene e nel costante fronteggiamento del male e di chi ne promuove e stimola la costruzione”.

La festosa uscita dalla parrocchia dei ‘Focolarini’

Una tre giorni che non mancherà di vivere ulteriori momenti particolarmente intensi e significativi. E’ previsto, tra le altre cose, l’arrivo a Campomarino e la testimonianza di un ‘imam’, che racconterà del sostegno avuto dai cattolici italiani, in un momento di sua grande difficoltà familiare e quindi spirituale.

Pietro Eremita

pietroeremita@tiscali.it