TERMOLI. “Scrivo in qualità di promotore di una petizione on line (_http://www.petitiononline.com/amicar01/petition.html_) oltre che come genitore di una bambina dislessica di nove anni, per far si che finalmente venga approvata una legge a tutela dei bambini DSA
(comunemente chiamati dislessici).
Non per tutti gli italiani è facile ed automatico svolgere piccole ma importantissime azioni come leggere, scrivere e fare di calcolo.
In particolare circa il 4% della nostra popolazione convive, consapevolmente, con i Disturbi Specifici dell’Apprendimento, più noti
semplicemente come DISLESSIA. Molti altri convivono senza saperlo.
I Disturbi Specifici dell’Apprendimento riducono considerevolmente la possibilità di accedere alla conoscenza, ma questo disagio si riflette soprattutto sui piccoli scolari, ovvero su coloro che si affacciano per la prima volta al mondo della lettura e della scrittura.
I bambini dislessici possono leggere e scrivere o fare i calcoli, ma riescono a farlo solo impegnando al massimo le loro capacità ed energie, poiché non possono farlo in maniera automatica. Perciò si stancano rapidamente, commettono errori, rimangono indietro, non imparano.
Il logo della petizione popolare per la dislessia
La difficoltà di lettura può essere più o meno grave e spesso si accompagna a problemi nella scrittura, nel calcolo e, talvolta, anche in
altre attività mentali. Tuttavia questi bambini sono intelligenti e – di solito – vivaci e creativi.
Per ridurre l’interferenza di questo disturbo è possibile ricorrere all’ausilio di strumenti compensativi e dispensativi, appositamente
previsti da normativa italiana, ma attualmente poco usati.
Nel forum DISLESSIA ON LINE (http://www.dislessia.org/forum) fatto da genitori, dislessici, tecnici e insegnanti, per scambiare consigli,
esperienze e notizie, è maturata la consapevolezza che per poter far in modo che gli strumenti suddetti entrino a far parte del patrimonio
didattico comune di ogni classe sia importante che si intervenga a livello legislativo.
Per questo chiediamo la collaborazione di tutti affinchè per tutti i bambini sia garantito il diritto all’accesso della conoscenza. .
Scrivo in quanto, su questo argomento, sono ancora troppe le errate considerazioni che si sentono sia sui media che nella vita comune e che troppo* *spesso si riversano sui bambini come macigni insopportabili”.
(fonte: Roberto Di Giandomenico328/2830539)
V/dir