di Antonio Lanzone
Game over. Il gioco è finito, ed è finito male. Non c’è tempo per mettere un’altra monetina, non c’è un’altra occasione per recuperare. Il telegramma che arriva dal Marchesi Battiloro di Petacciato è stringato e atroce: l’SGM è in finale nazionale, il Termoli è in ginocchio. Sono serviti 90 minuti, due gol subiti, per decidere l’ultimo atto della stagione. Il sigillo, alla fine, l’ha messo Praino, che con la complicità di Antenucci, entrato nei minuti finali, ha gelato il pubblico termolese al minuto numero 88, piazzando la sfera con sangue freddo invidiabile, gelando uno stadio intero.
Il Termoli ha perso ancora, confermando che questi maledetti play off sono come la mela per Biancaneve: ancora delusione, ancora finale d’esito infausto, ma questa è quella che fa più male, perché l’ha persa in rimonta contro una squadra ridotta in nove uomini, dinanzi a quasi tutto pubblico termolese, e con una città che si era vestita a festa, come un bimbo alla prima comunione. L’ha sciupata in modo allucinante, perché, dopo essersi complicata la vita nel primo tempo, era riuscita a ribaltare tutto all’inizio di ripresa in pochi minuti, aggredendo l’SGM e trovando il gol del pareggio dopo appena dieci minuti per poi giocare negli ultimi venti minuti in undici contro nove.
Ora il rischio serio è quello dell’assuefazione alla delusione. Il copione è quello di sempre: una lunga attesa, il vano inseguimento al primato, la solita qualificazione ai play off, le emozioni spesso positive in semifinale, la città che si colora di giallorosso, la delusione quasi inevitabile in finale. I precedenti, in fondo, erano spietati: due eliminazioni su quattro (di cui l’ultima l’anno scorso in semi finale nazionale) per il Termoli. Dopo la sconfitta in finale contro l’SGM Basso Molise, gli statistici hanno dovuto solo aggiornare gli almanacchi, spietati nel loro verdetto: i play off (o finali) sono maledetti.
Nella sua sfortuna cronica, se si può chiamare tale, il Termoli è riuscito beffardamente a superare se stesso.
Perdere la finale in quel modo è stata la più grossa beffa degli ultimi anni della storia del calcio termolese. In effetti quest’anno calcistico è iniziato male ed è finito malissimo soprattutto dal punto di vista tecnico.
Per dirla in breve, c’è solo un modo di perdere una finale in quel modo ossia quella di non averci capito niente da parte di tutti gli addetti ai lavori della squadra giallorossa, dirigenti, giocatori ma in modo particolare la guida tecnica.