TERMOLI. Conquistare per il sesto anno consecutivo la Bandiera blu sprone per accrescere sempre più la cultura dell’accoglienza e l’offerta turistico-ricettiva.
L’amministrazione comunale termolese non è paga per il sontuoso record ufficializzato appena quattro settimane fa, ma punta dritto a migliorare i rapporti con gli operatori e la cittadinanza.
Suggello di questo nuovo corso la cerimonia di consegna dell’ambito vessillo comunitario, avvenuta per la prima volta alla presenza della delegata Fee Carla Creo e del comandante della Capitaneria di Porto Antonio Sartorato. Un’atmosfera di grande positività minata soltanto dalla scarsa e incomprensibile partecipazione dei concessionari balneari, accorsi non proprio in massa a ritirare quello stendardo simbolo del turismo sostenibile.
La bandiera blu, che ormai sventola in 39 diverse nazioni costiere, è un riconoscimento che viene assegnato alle località costiere europee che si distinguono per la qualità delle acque, la pulizia delle spiagge, l’efficienza dei servizi e l’adeguatezza delle strutture, performance sottolineata dal vice sindaco Filippo Monaco.
Tra le prerogative a cui gli imprenditori rivieraschi paiono dare maggiore importanza vi è l’ambiente e la gestione dei rifiuti prodotti sul litorale, l’impegno della categoria nelle parole di Luigi Napolitano, titolare dello storico lido ‘Il Panfilo’ e presidente di “Non solo mare”, una delle tre associazioni balneari.
Bem