TERMOLI. Negli ultimi tempi il Borgo Vecchio di Termoli è balzato più volte agli onori delle cronache. In particolare, l’ultima presa di posizione dei residenti nella parte antica della città adriatica aveva riguardato la riduzione delle aree di parcheggio appannaggio degli stessi abitanti. Poi un duro braccio di ferro con l’amministrazione, esitato nel ridimensionamento dello stesso provvedimento e con il recupero di una certa quota di spazi da adibire alla sosta.
Sporco e ruggine proprio all’ingresso di via Duomo
A nostro avviso, però, il Borgo Vecchio di Termoli, al di là dell’andazzo non del tutto apprezzabile che lo sta relegando al ruolo di ‘dormitorio cittadino’, necessiterebbe di una radicale pulizia delle strade e delle piazze, ferma restando la totale inibizione del traffico veicolare, almeno nei mesi di maggiore affluenza turistica (ammesso che ce ne sarà).
Ci permettiamo l’espressione perché il Borgo, negli ultimi tre quattro anni, ha visto un lento quanto inesorabile calo nelle frequentazioni, per lo più dettato – sempre a nostro avviso – dalla scarsa appetibilità dei luoghi, nonché dai sistematici fenomeni di intolleranza contro la rivitalizzazione e l’assidua frequentazione di quelle aree da parte di residenti e domiciliati.
Gli interstizi della pavimentazione pieni di olio e terriccio
Uno dei problemi che appaiono evidenti, ripetiamo, è la pulizia della pavimentazione le cui caratteristiche e la giusta necessità di renderla il meno sdrucciolevole possibile comporta in sé il serio problema delle sistematica raccolta di polvere, fango e terriccio. Peraltro, non si sa più da quanto tempo una macchina spazzatrice a spazzole rotanti fa ingresso nel Borgo Vecchio.
Anni addietro interrogammo l’allora responsabile dei servizi ambientali della città di Termoli e ci fu risposto che la stessa macchina aveva un meccanismo rotto e che c’era il rischio che la spazzatrice stessa vomitasse sui lastricati un non ben precisato quantitativo di olio. Ci chiediamo, a distanza di almeno tre anni, se questa rischiosissima macchina sia stata sistemata o se, visto l’avvio dell’appalto con la società ‘Teramo Ambiente’ sara la stessa azienda abruzzese a porsi nella condizione di operare alla bisogna.
Chewing gum e olio di macchine davanti alla cattedrale
Ad ogni buon conto il colpo d’occhio offerto oggi dalle strade e dalle piazze della Termoli antica è sicuramente tra i peggiori. Polvere e terriccio dovunque, raccolto negli interstizi e nelle scanalature della pavimentazione in pietra. Deiezioni e liquami (probabilmente canini) che colorano vergognosamente ogni cantonata disponibile. Un’indescrivibile fantasmagoria a pois di gomme da masticare spiaccicate, i cui colori e forme ricordano troppo verosimilmente altre deiezioni: quelle ovine.
Le gomme da masticare attaccate alla pavimentazione
Per non parlare di alcuni altri angoli caratteristici dall’impatto ulteriormente inaccettabile, come la zona della ‘Torretta Belvedere’ nei cui paraggi crescono addirittura cardi ed erbacce di varia specie.
Cardi ed erbacce a pochi centimetri dall’archivio storico
Non sappiamo se l’amministrazione cittadina, d’intesa con la ‘Teramo Ambiente’, abbia già predisposto adeguati interventi: male se non lo ha fatto; peggio se non lo farà. E’ tempo che una spazzatrice a rulli faccia ingresso nel Borgo Vecchio e dia una bella e sonora ripassata, lastra per lastra, se realmente si vuol dare concreto significato alle parole di tanti politici e amministratori del passato e del presente, che da sempre hanno sostenuto e sostengono come la ’Termoli Vecchia’, debba diventare il “cuore pulsante della città” o “lo scrigno della bellezza e della pulizia”.
Sarà, ma per il momento non ce ne siamo accorti.
Nexus