giovedì 16 Gennaio 2025
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TERMOLI. Lungomare nord: dalla ‘cartolina nitida’ alla savana metropolitana

TERMOLI. Un altro ‘biglietto da visita’ improponibile. E pensare che già le precedenti amministrazioni, a ragione o a torto, avevano perfino espropriato e fatto radere al suolo case rimesse e giardini lungo la litoranea nord della città adriatica, perché quella doveva “essere e rappresentare la cartolina nitida di una Termoli fortemente proiettata al Turismo, a beneficio di chi se ne appropinquava da quel versante”. (Espressioni del sindaco dell’epoca in una specifica conferenza stampa, prima dell’abbattimento di alcune case e casupole, ndr).

Gli abbattimenti ci furono e con essi, negli ultimi giorni del 2000, fu rasa al suolo una casa di proprietà perfettamente accatastata e condonata, successivamente oggetto di un contenzioso che ha visto, peraltro, soccombere la municipalità adriatica.
Insomma l’avvio di un’operazione che voleva, unitamente al già deciso abbattimento del ponte a ‘ferro di cavallo’ della Statale, e doveva conferire un’estetica nuova e diversa a quell’ingresso cittadino sul lungomare Cristoforo Colombo.

La rotatoria dell’ingresso nord di Termoli

Poi, con l’avvento della nuova amministrazione guidata dal sindaco, Vincenzo Greco e delle rotatorie in tutta la città, si ipotizzavano (Greco e il centrosinistra lo dicevano nel programma elettorale), ulteriori spunti e attività di ‘maquillage’ in più di una zona cittadina. In premessa le iniziative erano state tante; nei fatti registriamo ancora un attardamento elefantiaco in ogni forma di intervento richiesto o sollecitato.

Oggi, come risulta chiaro, è la volta della rotatoria di recente portata a termine in fondo al lungomare Cristoforo Colombo e finalmente  illuminata solo da qualche settimana.
Le aiuole spartitraffico che ne compongono lo sviluppo sono letteralmente infestate da varie piante ed erbacce di ogni genere tanto da precarizzare in maniera anche pericolosa, oltre che la visuale a ridosso dello stesso incrocio, la famosa ‘cartolina nitida della città’.  Inutile parlare del manto stradale vistosamente corroso e dissestato; e delle cunette ridotte a ricettacoli di qualsiasi genere di immondizie e specie botaniche.

Sono ormai dieci giorni che seguitiamo a segnalare fatti e situazioni che a nostro giudizio necessitano misure urgenti. Così come seguitiamo a tenere sotto costante osservazione i luoghi e gli spazi che sono già stati oggetto della nostra attenzione: non è stato fatto ancora nulla!

Piante ed erbacce infestano le aiuole spartitraffico

E allora oggi più che mai ci incuriosiscono i contenuti del protocollo e del capitolato d’appalto siglato con la società ‘Teramo Ambiente’. Quali sono i compiti specifici che gli sono stati assegnati, giusto l’accordo che il Comune ha stabilito per la cura dell’Ambiente e dell’Igiene e del Verde cittadino. Che fine ha fatto il trionfale annuncio inviato a tutte le redazioni giornalistiche per il tramite dell’ufficio stampa di ‘Palazzo Sant’Antonio’, nel quale ‘Teramo Ambiente’ sembrava essere individuata come la panacea per tutte le ‘nettezze urbane’.

L’altezza della vegetazione impedisce di vedere

Stiamo girando la città in lungo e in largo e, ad oggi, tranne la raccolta Rsu non abbiamo visto in giro un solo addetto in fase o in procinto di assolvere a questi specifici compiti.
Non vorremmo che la società che ha in cura l’Ambiente, l’Igiene e il Verde Pubblico cittadino, tra le sue priorità, abbia individuato la pulizia di Campomarino o Petacciato, dove stanno facendo molto di più e di meglio.

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