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martedì 24 Giugno 2025
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NOTTI TERMOLESI: SOLO UN RICORDO? Sale il malcontento tra gli operatori. Vertice Confcommercio

TERMOLI.  L’ordinanza del Sindaco che vieta la musica dopo l’una di notte nei pub e nei bar della città, con l’unica deroga il sabato sera, quando si potrà tirare fino all’una e mezza di notte, ha messo sull’attenti tutti gli operatori turistici della città che, compatti, si dicono bistrattati e abbandonati dall’attuale amministrazione.

L’argomento, è stato affrontato a più voci questa mattina, nei locali della Confcommercio, alla presenza dei rappresentati dei diversi sindacati chiamati in causa (Fipe, Confturismo, Sib e la stessa Confcommercio) che, vedono l’ordinanza  ‘per tutelare la tranquillità e limitare l’inquinamento acustico’come un danno economico generale per l’intera città.

Ad esprimere il malcontento, il presidente della Confcommercio Giuseppe Montesanto che ha esordito “Le cose devono essere fatte a monte non a stagione inoltrate che, così, è a pieno rischio. Non possono decidere senza coinvolgere gli operatori – sottolineando – il problema è sempre lo stesso: bisogna capire se Termoli è, o non è, a vocazione turistica”.

“Per noi che rappresentiamo il divertimento dopo la mezzanotte è finita – ha commentato il dj Fabrizio Della Corte –  I termolesi scappano e questo va contro le attività commerciali che non lavorano. Con questa ordinanza Termoli muore sotto tutti i punti di vista non solo quello turistico – concludendo –  Le famiglie di oggi vogliono divertirsi e noi, in questa città, offriamo un divertimento pulito. Permettiamo a nostri ragazzi di divertirsi senza spostarsi e non credo ci sia bisogno di ricordare gli incidenti sulla statale e le tragedie dovute al sabato sera. Quello che offriamo è una grande ricchezza”.

Se da un alto i residenti si lamentano del frastuono, dall’altro gli operatori ricordano che c’è una pluralità di gente che ha il diritto di divertirsi “Con quale logica Greco dimezza gli orari dello scorso anno? – interviene un commerciante della piazzetta, continuando – in democrazia bisogna tutelare la maggioranza e non la voce dei pochi che si lamentano”.

La proposta di concertazione che, a voce, era diventata cavallo di battaglia dell’amministrazione fa così un buco nell’acqua la e all’esempio limite di chiudere le attività (cosa tra l’altro impensata in piena stagione estiva e per chi, in sostanza, lavora solo tre giorni alla settimana) subentrano concrete richieste: “Chiediamo la sospensione dell’ordinanza, un incontro immediato col Sindaco e la riconferma della deroga dello scorso anno sugli orari del periodo estivo, ovvero fino alle quattro. Se il Sindaco non accetterà di incontrarci, avrà luogo la protesta di piazza”.

In extremis, la richiesta sarà quella di chiedere le dimissioni dell’assessore al turismo perché c’è un intera categoria che non si sente né rappresentata né tutelata.